Quei damaschi d'Italia

Quei damaschi d'Italia TESSUTI D'ARREDAMENTO IN MOSTRA Quei damaschi d'Italia Giustamente la mostra del •Tessuto d'arredamento / Italia 1900-1940», Ideata e realizzata da Pinuccia Magnesi che l'ha allestita al Centro Incontri Avigdor (Via Mazzini 42, sino al 1 febbraio), ha messo in evi denza come sua insegna ratte rizzante 11 binomio -Design e Arte». Il centinaio di pezzi riuniti per l'occasione (e Ulustrati in catalogo dal testo di Giovanna Paro lini) provengono da collezioni private e dagli archivi di alcune Importanti tessitorie italiane. Tanto basta a documentare con quanta puntualità vi si riflettano i maggiori movimenti artistici della prima metà del secolo. Non meno interessanti appaiono gU aspetti merceologici e quelli legati alla pro¬ duzione tra industria e artigianato. Stampate, operate, ricamate o intessute, queste stoffe da arredamento si fanno apprezzare cominciando dai materiali — sete, velluti, damaschi — cui sono stati accostati anche alcuni tappeti e stuoie, nastri e passamanerie Si tratta a volte di veri cimeli. L'Avigdor stessa, nata nel 1833, ha visto quasi del tutto disperso U suo ricchissimo archivio, avendo salvato solo alcuni, ma strepitosi, campionari, degli anni tra le due guerre. Altre aziende,. Invece, come la '«Pastori & Casanova» di Monza, e la Giuseppe De Negri di Caserta, sono riuscite a conservare larga parte deUe loro collezioni. Dal disegni floreali del primo Novecento, splendidi nell'armonia della linea come nel colori scanditi dal prodigioso effetto del tessuti, alle robuste strutture spaziali neocublsteggiantl d'un «Gobelin, 1930», del tutto persuasive si fanno in tal modo le connessioni con la coeva pittura e l'architettura, l'oreficeria e la ceramica an. dra.

Persone citate: Avigdor, Casanova, Giovanna Paro, Giuseppe De Negri, Pinuccia Magnesi, Tessuti D'arredamento

Luoghi citati: Caserta, Italia, Monza