Sui cambi è tornata la calma

Sui c&mhi è tornato la €®lm& Sui c&mhi è tornato la €®lm& WASHINGTON — Dopo essere sceso in Asia e in Europa, e dopo avere invano tentato una ripresa in America, il dollaro si è ieri stabilizzato sulla piazza di New York Intorno alle 1296 lire, agli 1,82 marchi e ai 152 yen. A parere degli esperti, con 11 ritorno della calma sul mercati dei cambi dopo i traumi della scorsa settimana, sono lievemente migliorate le prospettive di un suo graduale rialzo, sia pure entro limiti rigidi. Le ragioni sarebbero numerose. Innanzitutto, il Giappone sembra avere accolto le istanze americane di un rilancio della sua economia. Ieri, esso ha programmato un aumento del prodotto nazionale lordo per l'anno finanziario 1987-88 superiore al previsto, 11 3,5 per cento in termini reali anziché il 3 per cento; e la sua Banca Centrale, anche se non l'attuerà oggi ha lasciato aperta la possibilità di un ribasso del tasso di sconto entro la fine della settimana. In secondo luogo. In un'intervista alla televisione NBC, il ministro deiyre- soro americano Baker ha ammesso che una caduta incontrollata del dollaro danneggerebbe l'economia internazionale, e ha detto di volere che Volcker rimanga al comando della Riserva Federale alla scadenza del suo mandato il prossimo agosto. Per ultimo, non è escluso che gU Stati Uniti e la Cee raggiungano prima del 30 prossimo il compromesso sul contenzioso commerciale mancato nel negoziati di venerdì e sabato tra 11 commissario De Clercq e il negoziatore americano Yeutter. n 30, com'è noto, scatterebbero i superdazi del 200 per cento imposti dal presidente Reagan. Perché la tendenza del dollaro al ribasso venga invertita, precisano gli esperti, occorreranno però almeno due verifiche Importanti. La prima è un'indicazione precisa sulle misure economiche discusse ieri da Baker con il presidente Reagan. I mercati dei cambi attendono una riduzione del deficit del bilancio dello Stato, e una diminuzione dei consumi Interni a favore delle esportazioni. Rea¬ gan ha convocato il ministro del Tesoro proprio per mettere a punto una strategia in vista del suo discorso di questa sera al Congresso, il tradizionale messaggio sullo stato dell'Unione. La seconda verifica è il miglioramento della posizione commerciale americana, miglioramento che sarebbe Impossibile senza un accordo con la Cee e senza un'espansione delle economie dei principali Paesi industrializzati oltre al Giappone. Gli Stati Uniti hanno registrato nell'86 un disavanzo di 170 miliardi di lire contro 148 miliardi nell'85: 51 miliardi sono dovuti al Giappone, 25 miliardi circa alla Cee. Gli esperti ammoniscono che se queste verifiche mancassero 11 dollaro ricomincerebbe a scendere. Per questo considerano importante che entro pochi giorni venga convocata una riunione del Gruppo dei Cinque o del Gruppo dei Sette, e ritengono fondata la notizia che 1 primi s'incontreranno a Parigi 11 7 febbraio prossima-' : oiupoii Ennio Caretto 3% I GIAPPONE I TASSI DEI SETTE 3% USA 5,5% 1 : 1 """ FRANCIA 8% CANADA 8,97% GRAN BRETAGNA 10,81% ITALIA 12%

Persone citate: Baker, De Clercq, Ennio Caretto, Volcker, Yeutter