dall'Italia

Venezia, polemiche sulla preparazione del grande gioco ispirato alle ambascerie «telS'ItaSia ■ Morte Lorenzo Gancio SAINT MORITZ — Lorenzo Gancia. 21 anni, il primogenito di Roberto Gancia, uno dei contitolari della omonima azienda produttrice di spumanti di Candii (Asti), ha perso la vita In un incidente stradale avvenuto nei pressi di Saint Moritz. Il giovane a bordo della sua vettura si stava recando nella nota località turistica della Svizzera. In una curva ha perso il controllo del mezzo schiantandosi contro un autotreno. E' deceduto sul colpo. Lorenzo Vallarlno Gancia era figlio di Roberto, a sua volta cugino primo del presidente ed amministratore delegato della «Gancia spa», Vittorio, che è anche presidente della Camera di commercio di Asti. Insieme alla madre, Lorenzo Gancia risiedeva abitualmente in Svizzera, mentre il padre Roberto si occupa a Milano della sua impresa di costruzioni edili, attiva soprattutto all'estero. Anche Roberto possiede una piccola quota azionaria nella società, della quale però non si è mai occupato direttamente. ■ Ancora gravo Cassola PESCIA (Pistola) — Permangono gravi le condizioni dello scrittore toscano Carlo Cassola, ricoverato per crisi cardiaca da alcuni giorni in una clinica di Pescia. L'ultimo bollettino medico rileva che le condi¬ zioni cliniche di Cassola sono stazionarie. Il paziente presenta un grosso focolaio broncopneumonico sinistro con stato febbrile persistente, anche se ridotto rispetto a giovedì. Le funzioni cardiorespiratorie permangono in equilibrio anche se precario. La prognosi rimane riservata. ■ Giocando spara alla madre LODI — Un bambino di 8 anni, giocando con la pistola del nonno, ha fatto partire accidentalmente un colpo che ha ferito gravemente la madre e leggermente 11 padre. La disgrazia è avvenuta in un'abitazione di Paullo, una borgata del Lodigiano a 15 chilometri da Milano. Il bimbo. Mauro, di 8 anni, verso le 19, giocava nella sua cameretta con il fratellino Simone, di 4 anni. ■ False fatture per 25 miliardi PALERMO — Al processo di Palermo a «Cosa nostra» è stata riproposta una vicenda di false fatturazioni per importi cospicui che coinvolse, alla fine degli Anni 70, alcuni dei più rappresentativi nomi dell'imprenditoria catanese. Giuseppe Cremona, 49 anni, titolare di una ditta di sbancamenti del Nisseno, ha confermato di aver emesso fatture per «lavori mai fatti» per venticinque miliardi di lire all'impresa Finocchiaro, in quel periodo impegnata a Catania in opere di edilizia pubblica.

Persone citate: Carlo Cassola, Finocchiaro, Gancia, Giuseppe Cremona, Lorenzo Gancia, Lorenzo Vallarlno Gancia, Moritz ? Lorenzo Gancia, Pistola, Roberto Gancia