Craxi-Gonzàlez atto II di Tito Sansa

Crtuu-Gonzàlez affo II Nuovo vertice (dopo Taormina) alle Baleari Crtuu-Gonzàlez affo II Presenti anche Andreottì e Spadolini - Madrid insoddisfatta per l'andamento delle relazioni commerciali con l'Italia - Accordo sulla necessità di costituire un «gruppo d'appoggio» per la pace nel Mediterraneo - Progetti militari in comune DAL NOSTRO INVIATO PALMA DI MAIORCA — Quattro motovedette della Marina militare erano in rada ieri mattina dinnanzi all'albergo Punte Negra, a una decina di chilometri da Palma, requisito dal governo, dove nel t«urùo pomeriggio è cominciato il vertice italo-spagnolo. E' Il secondo summit dei governi di Roma e di Madrid, dopo quello inaugurale di Taormina giusto un anno fa e, stando alle apparenze, è ormai entrato nella routine. Rispetto all'incontro alle pendici dell'Etna questo nelle Baleari è a ranghi ridotti: l'anno scorso insieme con Craxi vi erano sette ministri e altrettanti accompagnarono il presidente Felipe Gonzàlez, stavolta i ministri al seguito sono soltanto due, Andreotti e Spadolini, che incontrano 1 loro colleghi iberici Ordonez e Serra. Finite le cerimonie all'aeroporto deserto, che d'estate è uno dei più affollati del mondo, un corteo di auto si è diretto sull'autostrada verso Palma Nova, il luogo appartato dell'albergo del vertice. Dista un paio di chilometri dal villaggio di Genova nel quale (secondo la teoria di alcuni storici) sarebbe nato Cristoforo Colombo. Genova e Palma Nova si trovano sulla costa di Calvià dove proprio ier l'altro il pentapartito dell'alleanza popolare che lo governava è saltato e il sindaco, socialista come Craxi e Gonzàlez, ha dovuto dare le dimissioni. •Non è proprio di buon auspicio per questo vertice — ha detto un funzionario spagnolo che ha raccontato l'episodio — comunque non lo riveleremo agli ospiti italiani.. Lo stesso funzionario ha detto che il Governo di Ma¬ drid è «molto insoddisfatto. del rapporti commerciali tra Italia e Spagna. L'anno scorso a Taormina eravamo noi italiani a lamentarci per lo squilibrio della bilancia commerciale (a favore della Spagna), ora, a soli dodici mesi di distanza, la situazione si è capovolta, da un passivo di 560 miliardi di lire del 1985, l'Italia è passata nell'86 a un attivo di 490 miliardi di lire. Bisognerà rimediare, ha promesso il nostro governo. Lunghi sono stati i colloqui a quattr'occhi, senza interpreti, di Craxi con Gonzàlez e di Andreotti e Spadolini con i loro colleghi spa¬ gnoli. Punti centrali il problema del Mediterraneo, dopo gli incontri di Gonzàlez con Arafat, con il segretario della Lega araba Klibl e l'egiziano Mubarak e quelli di Craxi con re Hussein e il ministro degli Esteri israeliano Peres. I due capi di governo hanno concordato sulla necessità che venga realizzata l'idea di Mitterrand e Craxi di costituire un •gruppo d'appoggio* per la soluzione della crisi nella regione e che •l'Europa si muova: Andreotti con Ordonez ha esaminato in particolare il problema europeo in tutti 1 suoi risvolti politici, econo¬ mici e tecnici constatando gli ottimi sviluppi delle relazioni industriali e scientifiche tra Roma e Madrid, Spadolini e Serra si sono intrattenuti sulla progettazione e la produzione congiunta di un nuovo carro da combattimento e del caccia europeo degli Anni '90. Òggi, dopo una nuova tornata di colloqui a delegazioni complete, durante una conferenza stampa Craxi e Gonzàlez tireranno le somme, esponendo i risultati degli incontri che ieri sera si sono protratti ben oltre l'ora programmata. Tito Sansa