Consulta: perché le donne possono fare le vigilantes

Consulta: perché le donne possono fare le vigilantes Consulta: perché le donne possono fare le vigilantes Rese note le motivazioni della sentenza ROMA — La Corte Costituzionale ha spiegato ieri perché anche le donne possono fare le vigilantes. I giudici della Consulta hanno accolto un'eccezione del pretore di Torino, stabilendo che non può essere mal licenziata — solo per ragioni di diversità di sesso — una guardia giurata alle dipendenze di un istituto di vigilanza.. Sono nulle tutte le clausole di un contratto eventualmente stipulato tra l'istituto di vigilanza e un suo cliente, che importi una discriminazione solo per ragioni di sesso a danno della lavoratrice impiegata in detta attività. Inoltre il datore di lavoro può opporsi alla risoluzione del contratto chiesta dal suo cliente solo perché non è stato impiegato un uomo. Secondo la Corte, nel rapporto tra una dipendente e datore di lavoro, •quest'ultimo non può porre a base dell'eventuale rifiuto dell'assunzione della lavoratrice ragioni unicamente fondate sulle, differenza di sesso». •E il comportamento del datore di lavoro — prosegue la motivazione redatta dal giudice Francesco Greco — può trovare giustificazione nell'eventuale risoluzione di un contratto stipulato con un terzo, richiesta per ragioni che comunque importano discriminazione per sesso e successivamente accettata dallo stesso datore di lavoro. Le conseguenze di tale comportamento, verificatesi a danno della lavoratrice, ricadono indubbiamente su di lui».

Persone citate: Francesco Greco

Luoghi citati: Roma, Torino