A Torino le tracce del quarto br

A Torino le tracce del quarto br Il giovane fuggito durante la sparatoria in via Nomentana a Roma A Torino le tracce del quarto br Sarebbe Francesco Tolino: negli Anni 70 era stato arrestato dopo la scoperta di una base Br - Indiziato dal giudice Caselli per un fallito attentato, amnistiato in appello - Clandestino da anni, era amico della donna ferita TORINO — L'Intervento dei carabinieri dell'antiterrorismo, entrati in azione sulla via Nomentana a Roma dopo aver riconosciuto l'ex br Paolo Cassetta, scarcerato per decorrenza del termini e poi fuggito dal soggiorno obbligato, ha forse sventato un attentato dalle radici torinesi. Era torinese la presunta vittima designata (l'ex giudice Istruttore Giancarlo Caselli, ora membro del Csm); torinese una parte del passato di studi di Gerardina Coletti, la brigatista ferita; torinese forse anche il capo della colonna, quel «quarto uomo» che gli inquirenti avrebbero Identificato per Francesco Tolino, 36 anni, un eversivo di lungo corso. Mentre 1 carabinieri delle sezioni anticrimine ed i poliziotti della Digos Interrogavano a Roma 11 terzo terrorista catturato durante la sparatoria del cinema Espero (Fabrizio Melorio, 26 anni, romano, studente di lettere all'Università «La Sapienza»), si è cercato di far luce sulle amicizie degli arrestati con particolare riferimento a Gerardina Colotti, 31 anni, ligure di Ventimiglia. La donna, le cui condizioni si mantengono gravi per un colpo di pistola al ventre, è ricoverata al Policlinico e non è stata ancora interrogata. In netto miglioramento 3ono invece le condizioni dell'altro terrorista, Paolo Cassetta, 26 anni, e del passante raggiunto da un colpo vagante, il medico Bruno Carta di 79 anni •Cosa ci faceva — si sono subito chiesti gli inquirenti — una ragazza ligure con un gruppo di fuoco in apparenza esclusivamente romano?.. E la pista si è fatta più interessante quando si è capito che la Colotti era «pulita»: nulla di pendente a carico ed appena due «segnalazioni confidenziali» (la prima per essere stata identificata durante una manifestazione di estrema sinistra, la seconda per essere stata controllata mentre si trovava in compagnia di un personaggio vicino a gruppi eversivi: entrambe le volte a Torino). Come può una tranquilla studentessa di pedagogia, considerata a casa «una ra¬ ca» di Gerardina (detta Geraldina per gli amici Gerry) sarebbe Francesco Tolino, trentasei anni, originarlo di Avellino ed ex-operaio alla Siemens di Le ini in provin¬ cia di Torino (un'azienda in cui e cresciuto più di un terrorista), tutt'ora in clandestinità: neppure un'assoluzione, ottenuta due anni fa in un processo per reati minori in materia di terrorismo, l'ha convinto a tornare allo scoperto. In via Pordenone 10, l'anziana madre Rosina ripete: .Sono sei anni che non lo vedo. E' stato per un certo tempo al confino, in un paese della Toscana, poi è sparito. Non si fa vivo neppure per Natale. Geraldine? Mi sembra fosse solo una delle tante ragazze che aveva..... La «carriera» di estremista di Tolino comincia alla fine degli Anni 70, quando il giovane ha stretti contatti con gli anarchici del gruppo di Ventura, poi con i «rivoluzionari-anarchici», infine con i «comontisti» di Giovanni Fresia. Per qualche tempo si limita ad un'attiva militanza politica, ma il 4 luAngelo Conti gazza con la testa sul collo, aspirante cantante, ottima calciatrice., diventare una brigatista? E' venuta fuori una vicenda di cuore. L'uomo della «conversione politi¬

Luoghi citati: Avellino, Roma, Torino, Toscana, Ventimiglia