Sindacalisti aggrediti dai portuali a Genova

Sindacalisti aggrediti dai portuali a genova Pugni, calci e minacce ai dirìgenti Cgil, Cisl, Uil : La vertenza pare senza vìe d'uscita - Rispuntano gli autonomi Sindacalisti aggrediti dai portuali a genova GENOVA — I lavoratori portuali genovesi ora sono davvero Isolati, soli contro tutti: ieri l'assemblea dei delegati che doveva ratificare l'accordo per la ristrutturazione delio scalo (faticosamente raggiunto a Roma nel giorni scorsi tra il Consorzio del porto e Pizzinato, Marini, Benvenuto) si è trasformata in una bolgia nella quale 1 sindacalisti sono stati aggrediti, colpiti, cacciati fuori dalla sala. Naturalmente la riunione è finita con.un «no» all'accordo. I sindacalisti di Cgil, Cisl e Uil erano intervenuti all'assemblea per spiegare 1 termini di un accordo indubbiamente impopolare tra i lavoratori, un accordo che prevede l'introduzione di criteri manageriali sulle banchine e l'emarginazione dell'antica e un tempo potente Compagnia, alla quale fino a oggi faceva capo, di fatto, tutta l'attività del porto. La burrasca era nell'aria; un «comitato di lotta» costituitosi tra i portuali in mattinata aveva distribuito un volantino di contestazione in cui attaccava 1 sindacati. colpevoli di aver accettato una capitolazione. E' stato Piero Pastorino, segretario regionale della Cgil, a tenere la relazione, ed è stato anche l'unico sindacalista che sia riuscito a parlare davanti ai circa 200 delegati di base dei portuali, sia pure tra urla e invettive; a Danilo Oliva, segretario della Filt-Cgil, è stato strappato di mano il microfono; Pasquale Ottonello, segretario provinciale della Uil, ha ricevuto in faccia una borsa e un posacenere. Le conseguenze di questa tumultuosa giornata rischiano ora di essere gravi per il porto, ma anche per la situazione politica genovese. In serata l'assemblea dei delegati della Culmv ha approvato un documento in cui prende le distanze dagli «ultra» e condanna «atti che non hanno mai fatto parte del costume e del metodi del movimento sindacale, e mai più dovranno ripetersi». La Cisl punta il dito contro Matteo Fusaro, vice-console della Culmv e consigliere comunale socialista, accusandolo di aver «esasperato e aizzato una parte dell'assemblea». Walter Galbusera, segretario nazionale della Uil, sostiene che 11 porto di Oenova non è più governabile e che l'unica strada praticabile è ormai il commissariamento della Compagnia. Ma è con la Cgil e il pei che i portuali stanno scavando un solco che non era mai stato cosi profondo. Proprio nel timore di essere sconfessata dai lavoratori la Cgil aveva rifiutato in un primo momento di firmare l'intesa, accettata Invece da Cisl e UU; lo strappo era poi stato faticosamente ricucito in una costrastata riunione romana. Ieri sera è intervenuto il segretario generale della Cgil, Antonio Pizzinato, il quale ha detto che in questa situazione, «diventa decisivo il voto segreto per l'approvazione dell'intesa: E' un estremo tentativo di recuperare alla ragionevolezza i lavoratori del porto, tra i quali la presenza del sindacato socialcomunista è stata sempre fortissima, cosi come è stata sempre preponderante la presenza del pei. r. e. s.

Persone citate: Antonio Pizzinato, Danilo Oliva, Matteo Fusaro, Pasquale Ottonello, Piero Pastorino, Pizzinato, Pugni, Walter Galbusera

Luoghi citati: Roma