Scatta il piano contro l'Aids di Bruno Ghibaudi

Scatta il piana cantra l'Aids La Commissione ha formulato le prime norme per la prevenzione Scatta il piana cantra l'Aids I colpiti dal virus sono 525, i sieropositivi 100 mila - Beretta Anguissola: «Se i nostri suggerimenti non venissero rispettati, il contagio potrebbe svilupparsi con andamento esponenziale» ROMA — Le prime norme di prevenzione contro l'Aids In Italia sono state indicate ieri dalla Commissione nazionale per la lotta contro la malattia, insediata dal ministro Donat-Cattin il 13 gennaio scorso. E' l'avvio di un discorso che continuerà nei prossimi giorni per indicare le difese più efficaci ed evitare quelle pericolose psicosi che stanno influenzando in varia misura la vita e il comportamento della gente. .Al 18 gennaio scorso i colpiti da Aids in Italia erano S2S — ha comunicato il direttore dell'Istituto superiore di Sanità Francesco Poechiari — ma si stima che i casi di sieropositività, molti dei guati mani/estano già i sintomi della malattia e altri no, siano circa 100.000. I decessi, il primo dei quali è avvenuto nel maggio 1982, sono saliti a 292'. Un dato, quest'ultimo, che la cronaca ha subito aggiornato: pochi minuti dopo, da Modena, veniva infatti segnalata la morte per Aids di una ex tossicodipendente di 26 anni. il documento della Commissione non contiene novità, rispetto a quanto è già stato detto fino ad oggi. Ma è un grande contributo alla chiarezza. .Se questi suggerimenti di fondo non venissero rispettati — ha ammonito il prof. Alessandro Beretta Anguissola, vicepresidente del Comitato — il contagio potrebbe svilupparsi con andamento esponenziale.. Per far luce su ogni aspetto del problema e rendere più comprensibili, e quindi più accettabili, le norme di prevenzione il documento precisa che cosa si deve Intendere per Aids, alla luce delle acquisizioni più recenti: una malattia infettiva trasmissibile, ad elevata mortalità, causata da un virus (Hiv) che di preferenza colpisce le cellule del sistema immunitario ed espone l'individuo a contrarre le infezioni più diverse e alcuni tipi di tumore. Lo stesso virus può causare un'infezione responsabile A PAGINA 9 di vari quadri clinici (che possono precedere l'Aids) o non dar luogo ad alcuna sintomatologia. In questo caso il portatore viene definito «asintomatico» perché non avverte ancora alcun sintomo del male; ma può diffondere l'infezione come i malati già accertati. Il documento precisa poi in che modo può avvenire la trasmissione del virus, e quali comportamenti e relazioni sociali non presentano invece alcun pericolo. La Commissione sottolinea che anche un solo rapporto sessuale o un solo uso di siringa o una sola trasfusione da soggetti Infetti, come è stato dimostrato, può trasmettere l'infezione. Fra le norme di prevenzione di carattere generale, la Commissione consiglia di non fare uso di droghe (la droga deprime le difese immunitarie); di evitare rapporti sessuali occasionali o con partners sospetti (quanto meno di usare sempre il profilattico); di usare soltanto siringhe a perdere e di evitarne assolutamente lo scambio o la riutilizzazione. Bruno Ghibaudi I casi di Aids per regione segnalati al 18 gennaio 1987

Persone citate: Alessandro Beretta Anguissola, Beretta Anguissola, Donat-cattin, Sanità Francesco

Luoghi citati: Italia, Modena, Roma