A Piombino e nell'isola d'Elba referendum sulla megacentrale

A Piombino e nell'isola d'Elba referendum sulla megacentrale L'Enel chiede il raddoppio di Follonica per servire tutta la Toscana A Piombino e nell'isola d'Elba referendum sulla megacentrale Domenica alle urne 111 mila persone - Preoccupa il passaggio dall'olio combustìbile ai carbone LIVORNO — SI tiene domenica a Piombino ed in altri 19 Comuni della Valle di Corrila e dell'isola d'Elba 11 referendum, indetto dalla Regione Toscana, per decidere sulla richiesta dell'Enel che intende raddoppiare il potenziale della centrale elettrica di Torre del Sale situata nel golfo di Follonica. L'Impianto, cHe'attuàlm'ente funziona ad olio combustibile e produce 650 Megawatt, nel futuro dovrà essere alimentato a carbone per raggiungere un potenziale di 2600 Megawatt, quanto è necessario al fabbisogno energetico dell'Intera Toscana e parte dell'Emilia Romagna. Il referendum si è reso necessario per la forte opposizione delle popolazioni che vedono nel carbone un'Insi¬ dia alle attività turistiche. Contro il progetto si sono pronunciati tutti i partiti e naturalmente le associazioni di categoria. Sono per il si soltanto 1 sindacati Clsl e Uil, mentre la Cgil è contraria all'impianto non ravvisando nelle contropartite offerte, dall'Enel e dal .governo sufficienti garanzie per il mantenimento del livelli di manodopera in' tutta' la zona. I cittadini chiamati alle urne nel 20 Comuni interessati al problema sono 111.314. La trattativa fra l'Enel, la Regione Toscana ed i Comuni si era iniziata nel 1983. E' intervenuto anche il governo con una serie di offerte a «risarcimento» dell'eventuale danno ecologico che potrebbe causare l'im¬ o l i a pianto ma sono state respinte dagli enti locali che le hanno giudicate insoddisfacenti. In particolare è stata respinta la prima ipotesi che prevedeva un contributo a pioggia da spartire fra i Comuni valutato attorno ai 10 miliardi. La trattativa è poi proseguita con una serie di impegni promessi che fra l'altro prevedono 11 raddoppio della ferrovia CampigliaPiombino, la costruzione di una diga e di alcune importanti infrastrutture viarie. A questo punto è stata Piombino a dire no. La città siderurgica infatti ritiene di pagare già un prezzo molto pesante per l'inquinamento prodotto dai fumi della cokeria Deltasider e dall'Impianto degli agglomerati. Per concedere l'assenso al progetto Enel è stato chiesto pertanto lo spostamento di questi due Impianti ma non è stato possibile slnora trovare un accordo. Il contrasto maggiore alla megacentrale a carbone è comunque venuto dal settore agricolo e da quello turi-, stico. Torre del Sale infatti è ' situata 'al centro del golfo di' Follonica che già In passato ha subito un forte inquinamento a causa delle attività industriali come l'impianto per la produzione del biossido di titanio di Scarlino, con i suoi famigerati «fanghi rossi». Ora questo impianto è prossimo a fermarsi ma gli ambientalisti sottolineano che .il degrado è ormai gravissimo e ormai irreversibile., o. m.