«America, occhio ai pugni Cee» di Fabio Galvano

«America, gfffcjg ai pugni Cee» Sfida di Plumb, neopresidente dell'Europarlamento, sulla guerra commerciale «America, gfffcjg ai pugni Cee» «Tassano il cognac più della vodka: ci dicano se preferiscono un'unione dell'Europa orientale» - Ipotizzata «qualsiasi ritorsione necessaria» - Replica alle accuse di scarso federalismo dal nostro inviato STRASBURGO — Tre italiani — 11 socialista Mario Didò, il comunista Guido Fanti e il democristiano Roberto Formigoni — sono fra 114 vicepresidenti votati ieri da un Parlamento europeo ancora scosso da ringhiami polemiche sull'elezione alla presidenza del conservatore britannico Sir Henry Flumb. Per 1 primi due è stata una conferma; per Formigoni, che lascia la guida della Commissione politica, una gradita novità. Le sinistre, 11 cui candidato Enrique Baroli era stato sconfitto da Plumb, si sono prese una rivincita perché sette del vicepresidenti sono socialisti e uno è comunista: ciò potrebbe, secondo Dldò, -bilanciare l'influenza di un presidente forse troppo condiscendente verso le altre istituzioni comunitarie-. Ed è la prova che non è bastata l'elezione dei vicepresidenti ad allontanare 1 riflettori da Plumb, 11 quale ha pronunciato un discorso inaugurale destinato a suscitare non poche perplessità. Se da una parte Plumb ha replicato a chi lo accusa di scarso europeismo espri¬ mendo riverente omaggio ai •padri dell'Europa» e incrollabile fede nelle istituzioni comunitarie, dall'altra ha preso di petto uno del temi di più stretta attualità — la «guerra commerciale» che si addensa sull'orizzonte di Cee e Usa — con un'aspra e del tutto Inattesa requisitoria contro Washington, implicita smentita di un «thatcherismo» che qualcuno vuole attribuirgli e diretta conferma di un atteggiamento spregiudicato che potrebbe essere manifestazione di un solido pragmatismo. ^Stiamo già udendo i primi colpi di fucile-, ha detto Sir Henry, attentamente seguito dal commissario Cee Willy De Clercq che proprio oggi partirà per i decisivi colloqui di Washington con il negoziatore Usa Clayton Yeutter: -Le misure americane vorrebbero spaventarci e farci arrendere: ritengo invece che questo Parlamento debba sostenere la Commissione in qualsiasi ritorsione necessaria per difendere i nostri interessi. Sotto molti aspetti la lite fra Usa e Cee è come una rissa fra bambini; ma gli americani farebbero bene a rendersi conto che, se voleranno pugni, anche loro avranno il naso pesto. E tutto ciò io dico da amico dell'America-. Non si è fermato 11. Nel giorno In cui 11 Parlamento europeo affrontava 11 delicato tema dei rapporti fra Cee e Comècon, auspicando un rapido progresso del dialogo avviato fra 1 due poli dell'Europa, non ha esitato a usare l'arma dell'Est contro gli Usa. -L'Amministrazione americana — ha detto — dovrebbe essere sfidata a dichiarare se preferisca un'unione dell'Europa occidentale o un'unione dell'Europa orientale. In termini politici siamo più che giustificati nel lamentarci per una situazione (le minacciate bordate daziarie) in cui, per esempio, il governo americano tassa il gin e il cognac europei più della vodka russa. La Comunità dev'essere pronta a difendere le preferenze comunitarie-. Non poteva essere, per il nuovo presidente dell'Assemblea che rappresenta 320 milioni di europei, un avvio più battagliero. Ma Sir Henry non ha ignorato la necessità di ricucire le ferite di un tessuto europeo uscito malconcio degli scontri di martedì: -Ritengo che la mia nazionalità sia l'aspetto meno importante dell'elezione: la carica mi richiede, anzitutto, di essere europeo-. E* un tema che Plumb («Sono nato inglese, morirò europeo-, aveva già detto martedì sera) sarà probabilmente costretto a sottolineare ripetutamente nel due anni e mezzo del suo mandato. Fabio Galvano

Persone citate: Clayton Yeutter, Enrique Baroli, Formigoni, Guido Fanti, Henry Flumb, Mario Didò, Roberto Formigoni, Willy De Clercq