Delitto Palme, un altro «buco»

Pelino Palme, un altro «buco» Fermati e subito rilasciati a Stoccolma venti kurdi sospettati di complotto Pelino Palme, un altro «buco» In una conferenza stampa il procuratore del re sconfessa il capo della polizia - Altri due assassini, presentano tuttavia preoccupanti analogie con quello dell'ex primo ministro NOSTRO SERVIZIO STOCCOLMA — Non C'è stata alcuna svolta significativa nelle indagini in corso per fare luce sull'assassinio dell'ex primo ministro Olof Palme. Questa la conclusione della conferenza stampa tenuta ieri nella sede centrale di Stoccolma dal capo della polizia, Hans Holmer, e dal procuratore del re, Ciaes Zeime. Ieri mattina la polizia aveva fatto una -retata» negli ambienti più o meno collegati al Partito dei lavoratori kurdi (pkk), fermando una ventina di persone. Quasi tutte saranno però rimesse in liberta. Tra 1 fermati, tre sono sospettati di complicità nell'assassinio di Centin Gùngor, avvenuto il 2 novembre 1985 in una sala di Stoccolma nella quale si stava svolgendo una manifestazione politico-culturale organizzata da un'associazione kurda. Il killer venne arrestato e condannato all'ergastolo, le Indagini erano però proseguite in quanto la polizia riteneva che avesse avuto dei complici. Altri tre fermati, anch'essi kurdi, sono sospettati di complicità nella morte di Olof Palme e un altro di aver fornito l'arma per il delitto. La tesi esposta nella conferenza stampa dal procuratore del re è che esistano •coincidenze- tra il delitto del novembre '85 e l'assassinio di Palme del 28 febbraio scorso. La principale è che entrambi i delitti avvennero per motivi politici. Per questa ragione, ha spiegato il procuratore, è verosimile l'ipotesi secondo cui potrebbero esserci connessioni tra ! due eplsodL Quanto al detenuto sospettato di possesso illegale di armi, gli investigatori non hanno confermato che una di esse sia stata utilizzata nel delitto Palme. La «pista kurda» è stata seguita sin dal primo momento come quella principale dal capo della polizia Hans Holmer, convinto al 95% della sua validità. Una valutazione non condivisa dagli altri investigatori e che ha suscitato frizioni tra i distinti corpi di polizia e tra questi e i magistrati, dando alla stampa motivo di violente polemiche. Negli ultimi tempi l'armonia sembrava essere ritornata, però l'inchiesta non è andata avanti e il tempo sembra lavorare a favore della tesi di Holmer. Nel '74 un gruppo di studenti dell'università di Ankara costituì la cellula di quello che due anni dopo doveva essere il Partito dei lavoratori kurdi, di tendenza marxista leninista, il cui scopo era la liberazione del Kurdistan turco. Il partito nacque infatti nel '76 a Ankara e in quel congresso furono eletti i dirigenti. Dopo 11 colpo di Stato in Turchia, nel 1980, si scatenò una feroce repressione e numerosi esponenti del pkk furono arrestati, altri morirono, altri furono mandati In esilio. Un gruppo kurdo ottenne In Svezia asilo politico. Ricardo Moreno Copyright cFJ Pais.i c per l'Italia «La Stampa»

Persone citate: Centin, Hans Holmer, Olof Palme, Pais, Palme, Ricardo Moreno

Luoghi citati: Ankara, Italia, Kurdistan, Stoccolma, Svezia, Turchia