A Vallerani, papà dello Spacelab
A Vallerani, papà dello Spacelab A Vallerani, papà dello Spacelab «Nessuno è profeta in patria», dicevano gli antichi. Ma in qualche caso non è vero. Torino premiere Ernesto Vallerani, direttore del Gruppo Sistemi spostali dell'Aeri talia per il suo contributo scientifico e tecnico all'astronautica. E' vero però che se Vallerani è torinese di adesione, di nascita è milanese e a Milano si è laureato in ingegneria aeronautica. Saranno il sindaco Giorgio Cardetti e l'assessore per la Cultura Marziano Marzano, giovedì 22 gennaio alle 11, nella Sala rossa del Consiglio comunale, a esprimere ufficialmente l'apprezzamento di Torino a Vallerani. Tullio Regge terrà il discorso ufficiale e richiamerà le principali tappe del suo lavoro. Noto come il «padre» dello Spacelab — il laboratorio sposiate costruito a Torino in Aeritalia, già due volte entrato in orbita a bordo dello Shuttle — Vallerani ha un curriculum molto fitto. Cinquantanni, un fisico asciutto, buon organizzatore, capace di conciliare esigenze scientifiche e industriali, è a Torino dal '64, quando incominciò a lavorare aUa Fiat Aviazione nell'Ufficio studi spedali, frequentando contemporaneamente un altro corso di laurea al Politecnico di Torino. Spedalizzatosi In ingegneria aerospaziale, dal 1967 in poi ha seguito tutta l'attività spaziale della Comunità europea, in stretto contatto con la Nasa. Due anni fa è stato anche nominato vicedirettore generale dell'Aeritalia. Del programma «Spacelab» Vallerani è stato direttore tecnico. Obiettivo del laboratorio spaziale era permettere agli astronauti e agli sdenziati di lavorare «in maniche di camicia» (noè senza l'impaccio delle tute) all'interno di un ambiente a gravità zero e in orbita intorno alla Terra. Per la sua realizzazione si sono quindi dovuti risolvere molti complessi problemi di solidità meccanica, p. b.
Persone citate: Ernesto Vallerani, Giorgio Cardetti, Marziano Marzano, Tullio Regge, Vallerani
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