Farnesina riformato

Farnesina riformato Farnesina riformato ROMA — -Più che parlare di riforma, preferisco parlare di riordinamento della Farnesina- ha sostenuto ieri sera uscendo da Palazzo Chigi il ministro degU Esteri Andreotti, dopo che il governo aveva approvato un progetto di legge che ha già provocato vivaci reazioni In diversi settori del corpo diplomatico. Perché, secondo gli oppositori della iniziativa del governo, raggruppatisi nell'«Associazione nazionale diplomatici», questo progetto «è dequalificante ed ispirato ad una logica di livellamento verso il basso, caratteristiche che mal si conciliano con la proclamata volontà di rendere la Farnesina più efficiente e funzionale-. Che cosa provoca questa dura ostilità? In pratica, la riforma estende alla Farnesina quanto era già previsto nella legge generale della pubblica amministrazione che consente anche ad ex impiegati di concetto l'accesso a qualifiche direttive. Applicata al ministero degli Esteri, la nuova legge permetterà a un certo numero di cancellieri di diventare console o vice-console, ruoli che tradizionalmente spettavano solo ai diplomatici. Ma questo è, in realtà, sol tanto uno del punti della riforma, anche se è quello che ha innescato una scia di polemiche. Altre innovazioni riguardano la creazione di un consiglio di politica estera la presenza non più frammentaria di diplomatici nei punti-chiave della pubblica amministrazione, la costituzione di un comitato direzionale più ampio. Nelle Intenzioni del ministro Andreotti, il disegno di legge razionalizzerà il lavoro diplomatico adeguando anche questo settore della pubblica amministrazione il cui ultimo riordinamento risale a vent'anni fa Per i suoi detrattori dell'Andi, invece, il progetto • trova una spiegazione solo nel cedimento della dirigenza della Farnesina nei confonti delle pretese confederali e pongono le premesse per un inevitabile processo di lottizzazione-. Anche il maggiore sindacato del diplomatici, Sndmae, ha espresso -sconcerto- per l'approvazione del disegno di legge pochi giorni prima dell'assemblea annuale degli aderenti convocata per il 23 gennaio. Questa decisione, conclude il sindacato maggioritario dei diplomatici, potrebbe essere interpretata •come una precisa volontà di prescindere dal consenso sindacale-. Nel prossimi giorni, le organizzazioni rappresentative della Farnesina definiranno le loro forme d'azione in vista della presentazione in Parlamento del controverso progetto di «riordinamento» della Farnesina

Persone citate: Andreotti

Luoghi citati: Roma