Mair, mondiali in pericolo

Mair, mondiali in pericolo Più gravi del previsto i danni della caduta di Garmisch Mair, mondiali in pericolo Lesi i legamenti collaterale mediale e crociato anteriore del ginocchio destro - Il professor Tagliabue non garantisce di riuscire a guarirlo in tempo per le gare iridate di fine mese BERGAMO — Brutto colpo per lo sci azzurro a meno di tre settimane dall'inizio del mondiali di Crani Montana. L'infortunio di Michael Mair, caduto domenica durante il supergigante di Garmisch Partenklrchen, si è rivelato più grave del previsto: costringerà il forte liberista a saltare le prosai- . me due discese di Coppa del Mondo a Wengen e Kltzbuehel e mette addirittura In forse la sua partecipazione alla prossima rassegna iridata, in cui avrebbe dovuto essere uno degli uomini di punta del ritrovato squadrone Italiano. Mair era caduto poco oltre la metà gara, quando si trovava in ottima posizione per poter salire sul podio, nel supergigante, vinto poi dal tedesco Wasmeler: purtroppo gli attacchi degli sci non si sono sganciati e, in seguito all'impatto con la superficie ghiacciata, «Much» aveva avvertito dolori al ginocchio destro, già infortunato in dicembre, durante le prove della libera in Valgardena. Già domenica sera Michael è stato trasportato dall'esperto in scioline Al- berto Brignone all'Istituto Traumatologico «Matteo Rota- di Bergamo, dove ieri è stato sottoposto ad esame diagnostico e artroscopico dal professor Danilo Tagliabue, che dirige anche il sentore medico della Federazione Sport Invernali. . La diagnosi è stata poco, confortante: «72 ginocchio era gonfio e dolente — ha detto il prof. Tagliabue -r al punto da farmi temere qualcosa di peggio. Ho riscontrato una modesta e parziale lesione capsulo-legamentosa collaterale mediale, con modesta e parziale distrazione crociale anteriore all'inserzione femorale del ginocchio destro: Il prof. Tagliabue ha escluso complicazioni al menisco, ma st. è dimostrato preoccupato per i tempi di recupero: «In condizioni normali, per garantire un totale e completo recupero, ci vorrebbero circa 45 giorni. Purtroppo qui siamo in lotta col tempo per l'imminenza dei campionati del mondo: faremo il possibile per accelerare il processo di guarigione e portare Mair a Crans Montana, anche se naturalmente non possiamo offrire garanzie in tal senso. Vivremo un po' alla giornata, le cure saranno valutate di volta in volta e cercheremo di sfruttare tutte le possibilità facendo affidamento anche sulla forte fibra dell'atleta: Mair è stato quindi ricoverato nella stanza 121 della cllnica «Gavazzeni» di Bergamo, dove è stato sottoposto ad impacchi di ghiaccio. Oggi gli verrà applicata una doccia gessata che manterrà immobilizzato il ginocchio fino a lunedi prossimo, consentendo cosi allo sciatore di tornare a casa per alcuni giorni. All'Inizio della prossima settimana il gesso sarà sostituito da un «tapping», cioè da una fasciatura con lMtìcaj^siyj|,';cpn- re qualche movimento per mantenere 11 più possibile inalterato il tono muscolare. E in quel momento incomincerà anche il lavoro di rieducazione, sempre che le condizioni dei legamenti del ginocchio lo consentano. Mair, nonostante questo nuovo incidente, è abbastanza' ottimista e scherza sulla sua «incompatibilità» con la pista del Kandahar: «Gid alla vigilia delle Olim¬ piadi di Sarajevo ero caduto, proprio a Garmisch, subito dopo l'arrivo, lussandomi una spalla. Ora c'è stato questo volo che ha complicato le cose ad un ginocchio già infortunato, in dicembre, durante le prove della libera in Valgardena. Sono comunque convinto di potermi rimettere in tempo'per partecipare ai Mondiali di Crans Montana», r. s. Michael Mair difficilmente potrà volare cosi ai prossimi mondiali

Luoghi citati: Bergamo, Kandahar, Sarajevo