Effetto Arcimboldi a Venezia di Francesco Santini

Effetto Arcimboldi a Venezia PRESENTATA A ROMA LA MOSTRA DI PALAZZO GRASSI Effetto Arcimboldi a Venezia ROMA — Dai Futuristi all'.Effetto Arcimboldi», dalle macchine volanti degli Anni Venti, ai volti cinquecenteschi costruiti con elementi naturali d'oggetti disparati. Palazzo Orassi, con un salto indietro di quattrocento anni vola da Marinetti alla seconda meta del Cinquecento e dedica al lombardo Giuseppe Arcimboldi la sua prima retrospettiva storica. La mostra è stata presentata ieri a Roma dallo staff di Palazzo Orassi che, al secondo anno di attività, riesce in un'impresa che appariva impossibile per Venezia e per qualsiasi istituzione. .Pensavo ad Arcimboldi e al ■suoi effetti più recenti', ha detto il direttore artistico, Pontus Hulten, «da una dozzina di anni, soltanto a Palazzo Grassi sono riuscito a realizzarlo: L'esposizione si inaugura il 14 febbraio. Due i settori, molte le sezioni, con 165 disegni e 27 dipinti del solo Arcimboldo. Prestiti da 16 paesi Ma «L'effetto Arcimboldi» non si ferma alla seconda meta del Seicento. Dopo un periodo di eclisse, si ripresenta nel primo '800. Il sottotitolo prescelto spiega il contenuto culturale dell'esposizione. L'ha proposto Pontus Hulten e compare in caratteri minuti nella prima pagina dei catalogo di Bompiani. E' «Trasformazioni del volto nel XVI e nel XX Secolo». In Arcimboldi gli organizzatori ripropongono l'enigma dell'improvvisa com- parsa di un episodio iconografico senza precedenti che stupì gli Asburgo e le corti imperiali. «La questione fondamentale di un gesto che possiamo definire di "ristrutturazione " del volto umano, ha detto Hulten, diviene il movente concettuale della manifestazione che si protrarrà sino al 31 maggio.. Nella conferenza stampa alla Casina Valadler di Roma, il direttore artistico di Palazzo Orassi si è soffermato sul fascino di Arcimboldi, di un artista rinascimentale italiano che attraversa l'Europa del suo tempo non soltanto in senso geografico, ma soprattutto culturale. Arcimboldi nasce a Milana Tra¬ scorre gran parte della vita tra Vienna e Praga. Dipinge per tre imperatori, da Ferdinando a Massimiliano, a Rodolfo n che gli consegna 1500 gulaen per ringraziarlo dei suol servigi quando il pittore lascia definitivamente Praga per tornare a Milana E* qui che muore nel 1593. Un anno prima, da Rodolfo n aveva ricevuto il titolo di conte palatino. La decisione di dedicarsi a questo inquietante e 'ingegnosissimo pittar fantastico', agli interessi elitari ed esoterici delle corti, ai segreti, al misteri e ai simbolismi sconcertanti, è analizzata, nel suo grande ritorno di attualità, nel catalogo da R.J.W. Evans. Yasha David, comlssario alla mostra, ha illustrato i saggi di maggior interesse. il catalogo, oltre al saggio di Evans, accoglie? articoli di storici, di filòsofi, di scienziati e di storici dell'arte. I nomi sonò di grande prestigio: da Alfonso E. Perez Banchez a Eliska Fucikova, da Qya Prigogine a Jean Clair, da Sven Alfons a Massimo Cacciari, da Frantisele Makes ad Aomi Okabe, a Maurice Rheims, a René Thom. " La mostra coincide con il quarto centenario del rientro in Italia di Arcimboldi e ne illustra la, singolare avventura artistica. L'esposizione è divisa in due settori: il primo dal 1560 al 1650; il secondo dal 1800 al 1950. Le opere pittoriche, con i 165 disegni di Arcimboldi, mal riuniti prima d'ora, saranno affiancate da disegni, sculture, oggetti e libri che ne delineano l'ambiente storica culturale e artistico In cui vennero prodotti. Nel secondo settore, la mostra di Palazzo Orassi dà una vasta e ragionata documentazione sul ritorno d'attualità concettuale ed artistica di Arcimboldo, In cinque sezioni, che passano da Picasso a De Chirico, da Grosz a Duchamp, da Magritte a Man Bay, da Pollok a Dubuffet, da Andy Warhol a Jenna, Era apparsa Ironica la mostra futuriste a Venezia. Ebbe 330 mila spettatoli In Arcimboldi c'e ancora molta ironia e questo, ha detto Hulten, «ci if-dl buon augurio. ■ Francesco Santini Giaseppe ArrimboUM: «L'Estate» (1563, particolare)