«Gheddafi avrà la risposta»

«Gheddafi avrà la risposta » La reazione del governo francese ai raid aerei Ubici nel Ciad «Gheddafi avrà la risposta » L'aviazione di Tripoli si è spinta a Sud del 16™ parallelo, in un territorio sotto l'ombrello protettivo di Parigi - Alla «provocazione» non è seguita un'«automatica ritorsione», ma la Francia «onorerà i suoi impegni» con N'Djamena - U Colonnello: abbiamo mandato un piccolo reparto per ricercare una ventina di nostri tecnici sequestrati NOSTRO SERVIZIO PARIGI — Nuova escalation nel conflitto ciadiano con il bombardamento, domenica scorsa, di Arada, una località 110 km a Sud del 16° parallelo, da parte dell'aviazione libica. li raid, verso le 14, ha causato un morto e quattro feriti gravi tra la popolazione del villaggio, che conta circa 500 abitanti. Le autorità ciadiane hanno riferito che, risalendo verso Nord, quattro Mlg-23 libici hanno sganciato una bomba all'altezza di OumChalouba, una trentina di km a Sud del 16° parallelo, in prossimità di Kalait, dove c'è la più grande base dell'esercito ciadiano sull'«asse orientale». E' là che i militari francesi dell'.Operazione Sparviero» hanno installato, qualche giorno fa. un deposito per rifornire le Fant (Forze armate nazionali ciadiane) che affrontano le truppe libiche nella regióne dirada. Con due raids aerei distinti nel territorio ciadiano teoricamente protetto dall'.ombrello» francese, Gheddafi ha voluto rispondere all'offensiva dell'esercito del presidente Hissène Habré nel Tibesti (Zouar e Bardai) e nell'Ennedi (Fada) e dimostrare a Parigi di non temere il dispositivo militare di •Sparviero». Olà il 18 febbraio 1986, all'indomani del raii compiuto dai Jaguar» francesi contro la pista di Ouaddi-Doum, un Tupolev libico aveva lanciato parecchie bombe sull'aeroporto di N'Djamena. La dimostrazione del Colonnello è, sotto questo punto di vista, riuscita: le incursioni aeree libiche, anche se scoperte dai radar installati dalla Francia nella capitale e a Moussouro, non sono state rintuzzate. Il capo del¬ la Jamahlriya libica ha dunque deliberatamente scelto di provocare Parigi, sapendo che una slmile azione non potrebbe non provocare la reazione francese. Quest'ultimo, che a più riprese ha affermato che le sue truppe non interverranno fino a quando le forze di Gheddafi non supereranno il 16' parallelo, si trova davanti a una scelta delicata. A Parigi sono allo studio le varie forme della possibile risposta. Il ministero della Difesa ha indicato domenica che la Francia sta valutando la portata del raid libico per sapere se esso rappresenta •una volontà di escalation del conflitto' o semplicemente «un modo della Libia per salvare la faccia* dopo la sconfitta delle sue truppe a Fada, riconquistata venerdì dalle Fant. La dichiarazione rivela l'imbarazzo del governo francese che finora ha fatto di tutto per non farsi coinvolgere in un conflitto con la Libia. Ieri mattina, negli ambienti militari, si confermava che la «dottrina» francese prevedeva senz'altro una risposta •automatica» nel momento in cui l libici avessero varcato il 16° parallelo. E si sottolineava anche come la scelta di Arada da parte di Tripoli non fosse in¬ nocua. E' infatti in questa cittadina che si trovava la base più settentrionale delle truppe francesi sull'asse «Echo» (Est), al momento dell'.Operazione Manta». Il carattere provocatorio è perciò chiaro. Il portavoce del governo, Alain Juppé, ha confermato che la Francia •onorerà i suoi impegni e prenderà, nelle prossime ore, misure appropriate per appoggiare il governo del Ciad.. A Tripoli, dove l'ambasciatore francese è stato convocato per ricevere un •messaggio urgente» per 11 suo governo (un altro messaggio è stato consegnato all'amba- sciatore sovietico), e dove 11 comandante in capo delle forze armate ha lanciato un appello a tutti i militari riservisti perché raggiungano le loro unità, allo scopo di •partecipare efficacemente alla fortificatone delle coste libiche: l'agenzia Jana ha accusato Parigi di aver «ra/forzato la sua presenza militare nel Ciad: Tripoli ha poi smentito che i suoi aerei abbiano bombardato le località di Kalait-Oum-Chalouba. Gheddafi, che ieri ha voluto ispezionare di persona le fortificazioni delle coste libiche, continua a negare che le sue truppe si trovino nel Ciad. In un'intervista pubblicata ieri da Liberation, il Colonnello dà una sua spiegazione del combattimenti In corso nel Bet (Borkou, Ennedi, Tibesti). Secondo lui i guerriglieri di Goukouni Oueddei hanno •sequestrato una ventina di tecnici libici che cooperavano con il QunU (il Governo di unità nazionale filo-libico un tempo presieduto da Goukouni). •Per ritrovare quegli uomini, di cui non abbiamo più notieie, abbiamo inviato un'unità militare Ubica nella sona dove credevamo che fossero prigionieri: Gheddafi afferma che Goukouni è sempre suo •amico: che si trova in Libia ed è «libero di comunicare con Parigi e con il Tibesti. e che non sarebbe ferito: • Mi parte che sia stato operato di appendice: ha detto. Il Colonnello ha aggiunto: •il ritorno delle forze francesi nel Ciad ci dà il diritto di ritornarvi. Noi abbiamo convenuto (con Mitterrand, nell'incontro di Creta, ndr) che, se i combattimenti si fossero spinti fino nel Nord, la Libia poteva intervenire». 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