Mito italiano di Mario Tozzi

Mito italiano 'arte in galleria Mito italiano Mario Tozzi (1895-1979). Non distonte dal vuoto contenitore della Galleria civica d'arte moderna, in via Magenta 25, al secondo piano d'una villetta dell'antica zona residenziale, la Galleria -Salamon. ha rinnovato la sua sede espositiva inaugurandola con una mostra di Mario Tozzi: olii, disegni, grafiche in grado di documentarne l'intero arco d'impegno, dal 1919 a poco prima della morte. Formatosi a Bologna, compagno d'Accademia di Morandi, Licinl e Severo Pozzatl, legato a Suna (Verbania) dove aveva vissuto fin da fanciullo con la famiglia, dal '19 (col matrimonio) Tozzi s'era stabilito a Parigi interpretandovi un Novecento che manteneva in vista i suoi debiti con «Valori Plastici» e la Pittura metafisica, per non dire di certe ascendenze rinascimentali. Venne cosi ad alimentare, sulle rive della Senna, il mito di un classicismo «all'italiana»: clima che, in quegli anni, a Parigi potè accomunare anche Campigli e Beverini, Paresce e lo stesso Savinio. A caratterizzarne l'opera sono un colore asciutto, steso con rigorosa fermezza, gli oggetti e le figure sovente profilate, un'atmosfera sospesa c^e doveva bastare a sottrarre le sue immagini alle contingenze d'una cronaca per dar loro un'autentica durata. Cittadella 3, che Carla é Ricardo Taliano hanno finalmente riaperto in via Bertola (al n. 31), vuol essere non soltanto spazio espositivo, ma «luogo d'incontro di amici, artisti e di quanti sono o desiderano divenire amatori d'arte*. Folto la mostra inaugurale con una novantina di nomi, da Alme e Calandri a Paulucci e Tuninetto, da Becchis a Tabusso, Viarengo e Volpi rendendo omaggio anche ad alcuni maestri scomparsi: Alloati e Felice Casoratl, Chicco, Cremona e Deabate. Galante, Garelli con Menzlo e Martina, Morando, Pontecorvo e Terzolo. Pittura dell'800 rinnova il suo richiamo, con nomi che — da Reycend a Cavalieri, da Calderini a Tavernier e a DeUeani — sono ormai tradizionali alla Galleria Aversa (via Carlo Alberto 26). A rinnovarsi è la scelto delle opere, ognuna con la singolarità delle sue attrattive. In particolare è da segnalare, in quest'occasione, un gruppo di Pasini, dove il rispetto del documento costituisce quasi l'ossatura delle immagini intorno alla quale la sensibilità del pittore dà poi vita a una propria realtà tutta luce e colore. an. dra.

Luoghi citati: Bologna, Parigi, Suna, Verbania