Follia dei botti: 549 feriti

follia dei botti: 549 feriti Più grave quest'anno il triste bollettino dei fuochi di Capodanno follia dei botti: 549 feriti Anche un morto, in Campania, nell'incendio provocato da un petardo - Nell'86 nessuna vittima e 459 feriti - A Napoli 140 ricoveri - Numerosi i bambini mutilati ROMA — Ogni primo gennaio, le cronache relative ai festeggiamenti per la nascita del nuovo anno assumono la veste di un bollettino di guerra. I resoconti dalle varie citta, specie del Sud, riportano bilanci sanguinosi: si parla di feriti, di pronti soccorsi impegnati per tutta la notte. Di anno in anno si susseguono le raccomandazioni delle autorità che invitano a non far uso di "botti", e le forze dell'ordine già nel giorni precedenti sequestrano grandi quantitativi di esplosivo; ma poi, il 31 dicembre, nulla cambia. O meglio, se cambia, cambia in peggio come dimostrano le ultime cifre: l'anno scorso in Italia i feriti furono 459 e. non si ebbero morti, mentre quest'anno i feriti sono stati 549, alcuni in fin di vita, e si deve registrare un morto. A Roma una trentina di persone hanno fatto ricorso alle cure dei pronto soccorso. Carmine Maturi, 45 anni, è stato ricoverato al San Giovanni con prognosi di venti giorni per ustioni al volto e al torace; Danilo Greco, 16 anni, è stato investito dall'esplosione di un petardo che aveva raccolto perché Inesploso: gli hanno amputato il pollice della mano destra. Particolarmente redditizia è stata nella capitale l'operazione delle forze dell'ordine per il rastrellamento del materiale esplosivo. Nella zona di Porta Portese, a Monteverde e a Trastevere agenti e carabinieri hanno sequestrato negli ultimi giorni tre quintali di "botti" e hanno denunciato 26 persone. Altri due quintali sono stati sequestrati nei quartieri Prenestino, Casilino e Tiburtino dove le denunce sono state 19. Come sempre, in questa triste cronaca, Napoli vanta primati per. l'accanimento con cui i napoletani preparano le loro pirotecniche sceneggiate che'per alcune ore stravolgono la citta, ne accendono il cielo come nel pieno di una battaglia aerea, ne rendono impraticabili le strade per le masserizie che vi piovono e anche per i razzi e i proiettili vaganti. Dopo che s'è scatenata la furia degli spari di gioia non ci si può muovere dalle case perché uscire in strada sarebbe come passeggiare su una prima linea. Solo verso mattino chi è stato ospite presso amici s'azzarda con 11 batticuore a cercare di rincasare. I feriti di Napoli sono stati ieri notte 140 e in Campania si è avuto anche il morto. Gennaro Angrisani, di 88 anni, soffocato, nella sua abitazione a Nocera Inferiore, dal fumo di un incendio che era stato provocato al pianterreno in uh deposito di carta dall'arrivo di un petardo acceso. E c'è una donna gravissima. Teresa Tufano, 42 anni, abitante a Casoria. A mezzanotte Si è avvicinata alla finestra per afferrare il nipotino che si era affacciato e in quell'attimo è stata-raggiunta al petto dr. un proiettile cai. 9 sparato da un-criminale "cow-boy"., L!òrgia"di petardi, bombe- carta, bengala e razzi a lunga gittata con cui Napoli ha salutato la nascita del 1987 ha costretto polizia, carabinieri, vigili del fuoco a correre da un capo all'altro della citta per tutta la notte. Gli ospedali- napoletani sono stati presi d'assalto da persone ustionate provenienti da tutta la provincia. Naturalmente e purtroppo, sono state vittime della ventata di follia del "botti" anche i bambini: Eduardo Bacicalupo, 4 anni, corre il rischio di perdere un occhio; Gennaro Ardimento, 12 anni ha perso la mano sinistra; ad Antonio Perrotta, 11 anni, un petardo difettoso è esploso tra le mani e gli ha provocato gravissime ferite anche alle braccia. Napoli è probabilmmente il punto di concentramento di gran parte del materiale esplosivo che serve per i "botti" di Capodanno in tutta Italia. Molto materiale arriva dall'Asia e tanto altro viene prodotto in Campania. Poi, già con il finire dell'est at e. av vie ne lo smistamenI toeon i«pedirloni «LÌ"Brossiatl 'dellfe.yarie'j*giortt"'.'Vi * All'ospedale di Pescara un ricoverato versa in fin di vita. E' Remo Aceto, 49 anni, è stato raggiunto al cranio da un proiettile cai. 22 mentre dal terrazzo di casa stava ammirando lo spettacolo dei fuochi d'artificio. In Abruzzo i ricoverati sono una ventina, 11 più grave è il quindicenne Cristiano De Vlncentis che ha avuto un occhio spappolato e tre dita maciullate. Un altro ragazzo, di Scafa ha perduto quattro dita. A Catanzaro si sono avuti una decinda di feriti, dei quali due gravi: Sabattino Barbalace, 20 anni, da Limbadi. e Antonio Cimino, di 18, da Petilia Policastro. Il primo ha perso l'occhio destro e un dito e il secondo è stato ferito pure ad un occhio. Nelle città del Nord il fenomeno dei "botti" è meno diffuso, ma la presenza di immigrati meridionali sta di anno in anno diffondendo l'usanza. A Genova, nella zona del centro storico, carabinieri e polizia hanno sequestrato tre qulni I razzi.-...petardi. ' 'hamior denunciato I peréofiè. ci

Persone citate: Antonio Cimino, Antonio Perrotta, Carmine Maturi, Danilo Greco, Eduardo Bacicalupo, Gennaro Angrisani, Gennaro Ardimento, Remo Aceto, Teresa Tufano