Ministro dimissionario per una carta d'identità
Ministre dimissionarie per una carla d'identità Israele, l'ultrareligioso Peretz divide la coalizione Ministre dimissionarie per una carla d'identità Un'americana respinge il documento che la definisce «convertita» NOSTRO SERVIZIO TEL AVIV — Una carta d'identità agita il governo israeliano. Il ministro dell'Interno Itzhak Peretz, capo del partito ultrareligioso Shas, che ha 4 deputati alla Camera, ha presentato le sue dimissioni e le ha solennemente confermate alla Keneseth ancor prima di annunciarle al Consiglio dei ministri. Religiosi, politici e giuristi stanno discutendo del complesso caso. . Qualche mese fa la signora Shoshana Miller, immigrata dagli Usa e convertita all'ebraismo da un rabbino riformato, ha chiesto una carta di Identità e ha trovato che portava l'indicazione «convertita all'ebraismo». La donna ha fatto ricorso alla Corte Suprema, la. quale ha dichiarato che l'annotazione era illegale e ha ordinato al ministro dell'Interno di emettere un nuovo documento con la sola indicazione «ebrea». Dalla questione è nata un'accesa polemica. Molti di questi ultimi hanno sostenuto che la tradizione ebraica vieta di ricordare, a scopo discriminatorio, che un convertito apparteneva a un'altra religione. Poiché, inoltre, la conversione era stata compiuta da un rabbino riformato, Peretz ha insistito nel non accettare la decisione della Corte Suprema: il caso della Miller poteva creare un precedente. Il Rabbuiato in questo gli ha dato ragione perché un documento attestante che 11 portatore aveva abiurato la primitiva fede e si era convertito all'ebraismo metteva sullo stesso piano i convertiti da un rabbino ortodosso (la cui conversione è valida) e quelli da un rabbino tradizionalista o, peggio, riformato (le cui conversioni non sono valide). Lunedi scade il termine per la firma del documento che Peretz ritiene blasfemo e che ancora rifiuta di sottoscrivere: intanto ha dato le dimissioni accompagnate, alla Camera e poi alla tv, da bibliche Invettive. n premier, per allontanare il pericolo di una crisi, ha proposto le dimissioni di Peretz e si è offerto di assumere personalmente ad interim il portafoglio dell'Interno per firmare la carta d'identità per poi restituire 11 ministero al titolare. Questi però ha rifiutato raccomodamento
Persone citate: Itzhak Peretz, Miller, Peretz, Shoshana Miller
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