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Ecco il Nizza Millefonti Ecco il Nizza Millefonti grado un buon girone di ritorno. Ancora un anno di Promozione, e quindi, in giugno, il ritorno nella categoria superiore. Il passato del Nizza Millefonti è tutto qui. H presente lo racconta Elio Bandiera, un nome che è un programma. E' stato lui a fondare, 31 anni fa, il Millefonti. Ed oggi è il vice del presidente, l'industriale Gianluigi Regis, che di quel Millefonti fu mezz'ala di buon talento: «Eh sì, ci siamo ritrovati insieme, pronti a ricominciare una nuova avventura. Le nostre ambizioni? Per quest'anno una classifica decorosa. Poi vedremo: certo, senza pubblico è difficile pensare a un'altra promozione». I programmi sono rispettati, almeno per ora. Sotto la guida di Giovanni Frara, fino all'anno scorso «cervello» del centrocampo rossoverde, la squadra ha conquistato 16 punti in 15 partite. Non male, anche perché va messa in conto l'assenza per un paio di mesi di Del Pietro, uno dei più forti attaccanti della categoria: «Una brutta frattura alla gamba. Per fortuna avevamo un vali¬ dissimo sostituto, Actis Dato, che non lo ha fatto rimpiangere». Questo Nizza è un cocktail di giovani emergenti e vecchi esperti, tipo il bomber Gino e il centrocampista Vogliotti, con valido passato alla Biellese. La campagna acquisti è stata condotta badando a rinforzare un telalo già collaudato: da Asti è arrivato il marcatore Loffredo, da Novi Rozzieri, altro terzino. H centrocampo, in pensione Frara, è stato puntellato con Veronese (da Piobesi) e Esposito (Savigliano). Sul piatto delle partenze, soltanto Tarulli, approdato a Villafranca, e Moneta, passato al Lucento. La rosa è così composta da 17 uomini: «Una panchina di qualità, in grado di supplire ad eventuali assenze» commenta Bandiera. E, infatti, il difensore Palumbo, partito come rincalzo, ha finito per giocare quasi tutte le partite. E c'è perfino alternanza tra i portieri, tanto che il giovanissimo Saccollo (17 anni) sta giocando al posto del titolare Ponzone, che attraversa un periodo di leggero calo di forma. Con lo «Ski Master» è possibile già