Survival, un gran finale

Survival, un gran finale Survival, un gran finale CHI uscirà vincitore dalle 19 estenuanti prove del 3° Gran Finale di Campionato Italiano Survival '83 in programma domenica 18 dicembre al Palazzo a Vela in via Ventiniiglia 145 ed alla piscina comunale di San Mauro? Fra i diciotto finalisti di questo torneo interdisciplinare della «sopravvivenza sportiva- iniziato a giugno in Toscana (prova d'orientamento) e proseguito a luglio su un isolotto vicino alla Sardegna (sport acquatici) e nello scorso weekend in Val di Fiemme (sopravvivenza in montagna) figurano favoriti i torinesi Beppe Girone, 43 anni, 16 volte campione italiano di canottaggio e vicecampione di survival nell'87, Enrico Perrone, 63 anni, maratoneta ed ex paracadutista, Donatella Rimini, 22, studentessa Isef. Giacomo Dell'Omo e Angelo Trama, trentenne pentathleta romano il primo, genovese cintura nera di karaté (35 anni) il secondo, potrebbero impedire che il titolo di campione d'Italia giunga finalmente nella città della Mule; gli altri due campionati furono infatti vinti dai cuneesi Se¬ Al chiuso il 1° Trof oltre 2 mila iscrìtti su un totale nazionale di 5.500 unità nei 15 club, in gran parte nel Nord. Nell*89, anno in cui verrà peraltro fondato il Comitato internazionale di sport e sperimentazioni estreme, scenderano in campo altri cinque sodalizi italiani ed il numero degli atleti salirà così a 7 mila. «Questa pratica pluridisciplinare — dicono gli organizzatori della Fisss, la federazione di survival sportivo e sperimentale nata proprio a Torino nell'86 (si trova in via Legnano 13, teL 518.748) — mira a ricondurre le tecniche sportive esasperate d'oggi alle loro funzioni originarie. Un esempio? Nel tiro con l'arco non si usano mirini e bilancieri, ma dei semplici strumenti come quelli adoperati dai popoli primitivi per cacciare». Sarebbero 25 gli sport contemplati dal regolamento Fisss. Queste seconde finali torinesi (nell'86 si disputarono a Limone Piemonte)-sono un'occasione per conoscere a fondo un'appassionante disciplina in crescita. L'ingresso è libero. condino Viale e Marco Olmo. Però nel D-Day del survival dove non esistono categorie maschili e femminili e dove la tenacia può contare più della... carta d'identità, possono esserci altre sorprese. Il programma. Domenica ore 9, corsa di 15 km lungo il Po, dal Palavela a S. Mauro. Proprio nella piscina comunale di questo centro, in via del Porto 13, dalle 10 alle 12 si terranno gare di nuoto, apnea e tuffi. Nell'area esterna del Palavela, dalle 12 alle 14,30, prove di canoa (nel laghetto), orientamento, giavellotto e boomerang. Dalle 15 alle 19 all'interno del Palavela clou con arco, balestra, cerbottana, fionda, arrampicata libera, corsa ad ostacoli, passaggi in corda, prove d'equilibrio, tecniche primitive d'accensione fuoco, teoria e psicologia della sopravvivenza. Al termine le premiazioni. Ecologia umana, antropologia, sport puro. Ecco alcuni ingredienti del survival europeo che si differenzia assai da quello paramilitare alla «Rambo» statunitense. In Italia venne lanciato nell'83 dall'International Survival Association (Isa) di Torino, Claudio Gerio ofeo Città d'Ivrea

Persone citate: Beppe Girone, Donatella Rimini, Enrico Perrone, Marco Olmo

Luoghi citati: Italia, Ivrea, Limone Piemonte, San Mauro, Sardegna, Torino, Toscana