Il vecchio Plinio e Rousseau insegnano ancora

Il vecchio Plinio e Rousseau insegnano ancora Il vecchio Plinio e Rousseau insegnano ancora CARNE ADE ormai è in buona e numerosa compagnia. La lista degli autori classici greci, latini e italiani dei quali i più si domandano -e chi era?' s'allunga. Più li tolgono dai programmi si scuola e più chi li conosce sente il desiderio, il dovere quasi, di rileggerli e di farli leggere, di regalarsi e di regalare la perfezione formale, la perenne modernità che li ha fatti attraversare indenni guerre, censure e mode. «Le montagne la natura le aveva fatte per sé come una sorta di scheletro che doveva consolidare le viscere della terra e frenare l'impeto dei fiumi (...). Noi invece le tagliamo a pezzi e le trasciniamo via (...) per stare su pavimenti di pietre variopinte». Quale verde d'oggi non sottoscriverebbe queste parole di Plinio il Vecchio, lo studioso latino che mori durante l'eruzione del Vesuvio del 79 dopo Cristo? Le troviamo nel quinto e ultimo volume, dedicato a mineralogia e storia dell'arte, (libri 33-37). della Storia naturale pubblicata nei Millenni Einaudi con testo latino a fronte, traduzione e note di Antonio Corso, Rossana Mugellesi, Gianpiero Rosati, tavole fuori testo di Winckelmann <pp. 966, L 100.000). Accanto a un presepe cattolico o sotto un 'ibete di tradizione nordica, è giusto far trovare un dono che ricordi le nostre radici greco-latine: Le vite parallele di Teseo e Romolo, i mitici fondatori di Atene e Roma, scritte da Plutarco sono disponibili nell'edizione curata da Carmine Ampolo e Mario Manfredini, con testo greco a Ironìe, accurata introduzione e apparato critico (Fondazione Lorenzo Valla e Mondadori, pp. 360, L. 35.000) Exegi monumentum aere perennius, disse Orazio delle sue poesie: il tempo gli ha dato ragione ed ecco uscire da Garzanti le opere complete con testo latino a fronte a cura di Mario Ramous ipp. 1129, L. 70.000). Per chi ama invece le rassegne antologiche Arturo Carbonetto, ne La poesia latina (La nuova l'alia, pp. 1343, L. 85 000), presenta vari componimenti, da lui scelti e tradotti, a partire da Livio Andronico, passando per il periodo aureo fino all'ultima voce della poesia pagana latina, Massimiano. Le parti storico-introduttive dell'antologia sono di Donato Gagliardi. Riflettere attraverso i libri sulle profonde connessioni e sulle differenze fra amor sacro e amor profano: lo possiamo fare sulle enne di uno dei maggiori italianisti viventi. Padre Giovanni Pozzi. Con Claudio Leonardi, Padre Pozzi ha curato Scrittrici mistirhe italiane (Marietti, pp. 746, L. 95.000): nove secoli di trasporti verso lo sposo celeste, da Chiara d'Assisi a Maria Valtorta e Angela Gavazzi, religiose vissute nella seconda metà del nostro secolo. Allo stesso Padre Pozzi dobbiamo anche una nuova edizione ampliata, rispetto a quella da lui preparata nel 1976. de L'Adone, to smisurato poema erotico in cui Giovan Battista Marino intrecciò miti greci e sensibilità barocca. Questo classico della cultura barocca europea è sicuramente la strenna più esclusiva qui presentata: stampata in mille copie, alla completezza dell'apparato critico che da solo riempie un volume, affianca l'eiegar?a della pagina e dei disegni fuori testo di Mcolas Poussin (Adelphi, cofanetto di 2 voi. indivisibili, pp. 13S5, 905, L. 240 000, propt.-.ito di amore: volete sapere I, . inte vote, la parola compare in questa forma o come amor nelle tre cantiche del¬ la Divina Commedia? L'edizione del poema dantesco, a cura di Tommaso Di Salvo e corredata di floppy disk (Zanichelli, ■pp. 589-t 601 + 640, L. 94.000), soddisfa questa ed altre curiosità: per chi è senza personal computer la risposta è fornita dall'indice delle occorrenze, per chi vuol leggere il capolavoro della letteratura italiana su video, la risposta è data dal programma di ricerca rapida delle parole contenuto nel dischetto. Fra i classici più moderni, la collana Classici Italiani Utet si arricchisce del volume Romanzieri del Settecento (pp. 718, L. 55.000), a cura di uno specialista. Folco Portinari, che ha scelto cinque opere di Gerolamo Gigli, Pietro Chiari, Zaccaria Seriman, Alessandro Verri, Ippolito Pindemonte. Opere 'minori' che meritano tuttavia di essere conosciute e confrontate, sullo sfondo dei coevi grandi romanzi inglesi, francesi, tedeschi. Chi cerca letture più meditative, e ama avere un quadro completo di un autore, nella collana Le Querce della Sansoni trota due volumi che rispondono alle sue esigenze. Jean Jacques Rousseau Opere (pp. 1429, L. 40.000), a cura di Paolo Rossi, comprende Del contratto sociale, Emilio, Le confessioni, riprodotti nelle migliori traduzioni italiane ed altri scritti tradotti dal francese per questo volume. Sóren Kierkegaard. Opere (pp. 1026, L. 40.000). curato e tradotto da Cornelio Fabro, uno fra i maggiori conoscitori del pensatore danese, include fra l'altro Timore e tremore, Il concetto dell'angoscia e La malattia mortale. Carla Marcilo

Luoghi citati: Adone, Atene, Roma