Cambogia addio alle armi

Cambogia, addio alle armi Al confine con il Vietnam, tra le truppe di Hanoi che rientrano in patria Cambogia, addio alle armi Bandiere e divise nuove per salutare «gli alleati» - Le cause del ritiro: il declino della guerriglia e l'indisciplina di alcune unità - Ma l'efficienza del piccolo esercito di Phnom Penti appare dubbia NOSTRO SERVIZIO Mentre si avvicina il decimo anniversario dell'ingresso in Cambogia delle truppe vietnamite, queste accelerano la loro ritirata, alla presenza di giornalisti stranieri. .Voli rimarrebbero più. in Cambogia, che cinquantamila -bodois- contro i duecentomila dì qualche anno fa. KOMPONG-CHAM — Appollaiati mu camion e i mezzi blindali, il volto spesso raggiante nonostante uri lungo viaggio lungo strade dissostate, se ne vanno. Per tutta una notte due divisioni fanno la eoda per prendere il traghetto sul Mekong. Di là. costeggiando le antiche piantagioni francesi di nonima. raggiungono, in un lungo convoglio sulla strada n. 7. la frontiera vietnamita al1 alle/za di Tay-Ninh. l'antica capitale del caodaismo. La maggior parte ha avuto uniformi nuove. Per fare bella figura, soprattutto davanti alla trentina di giornalisti venuti ad assistere alla loro partenza. A Konipong-Gham tutto questo non passa inosservato Sono state mobilitate molte persone per pulire i corsi principali e ridipingere lutt intorno. Bandiere vietnamite e bandiere khmer sono state appese un po' dappertutto. Per la stilata della partenza, sono stati convocati centinaia di miliziani. Come dappertutto in Cambogia, : vietnamiti non sono popolari in questo capoluogo di provincia a 150 chilometri da Phnom-Penh. sulla viva occidentale del Mekong. Secondo il vicepresidente del ((imitato provinciale, un migliaio di khmer rossi si aggirano ancora in -settori isolali- e. in questi due ultimi anni, hanno commesso circa duemila assassini!, il che sembra molto. •Nello stesso periodo, ne abbiamo catturati H47 C .W2 si sono arresiaggiunge. La guerra, a sentir lui; non e Unita. Che l'esercito vietnamita stia abbandonando la Camini::;;! dal dicembre 1087 non sembra essere messo in dubbio da nessuno. Ha delle binine ragioni per farlo: la debolezza delle attivila milii ari dei khmer rossi, la pressione internazionale, l'impopolarità di questa guerra nel Vietnam e. a prestar fede a fonti affidabili, l'indisciplina di certe unità che era meglio rimpatriare. Il ritmo e l'ampiezza dei ritiri si prestano però a discussioni. Ufficialmente, contando le partenze dal 15 al 21 dicembre, i tre quarti degli effettivi sono stati ritirati e in Cambogia non restano che 50 mila soldati vietnamiti, dislocati in tre settori nevralgici: le -tre frontiere' (Thailandia. Cambogia e Laosi. l'Est del Mekong e la regione a Sud di Phnom-Penh. la dove la catena dei Cardamomi raggiunge la strada tra la capitale e l'unico porto marittimo importante, quello di Kompong-Som. Queste cifre, inverificabili, sono però forse plausibili. Le forze della resistenza sono relativamente limitate. L'ANS. l'esercito nazionale schierato con Sihanuk. che gode di un aiuto occidentale più rilevante che in passato, ha fatto molti arruolamenti negli ultimi tempi e conterà, in tre o quattro mesi, più di ventimila uomini. Si tratta però anzitutto di una forza di polizia, senza tradizione di guerriglia. Per il principe Sihanuk questa è soprattutto una carta politica, da utilizzare nel caso di un regolamento interno del conflitto. L'altra componente non comunista della resistenza (il FNLPK di Son Sanni è. militarmente, più debole: una decina di migliaia di uomini, riorganizzati negli ultimi me- ì si. ma pochissimo attivi sul I campo. Restano i khmer rossi. Si parla, a Bangkok, di ventitrentamila uomini. Qui. si dice che i loro effettivi sono più vicini ai diecimila. Uomini | che si logorano, che attacca! no sempre meno. Imboscate ! e scontri sono sempre più rari. Sono le mine — e non i ! combattimenti — a fare la : maggior parte delle vittime. : I khmer rossi, si aggiunge. | sono passati alla guerra politica -non per scelta, ma per \ necessità-. -Una guerriglia j clic non si batte e una guerriglia che perde piede e non ri' spandetemi che i khmer ros' si stanno preparando con di! screziane un colpo grosso. | non ne hanno più i mezzi» valuta un esperto vietnamita. La stessa campana suona fra i soldati che rientrano. appollaiati sui vecchi APC. i cingolati blindati di fabbricazione americana. -7 khmer rossi si battono poco» rispondono all'unisono. Eppure queste truppe arrivano dalle province di Battambang e di Siem-Reap. dove l'insicurezza è considerata massima. Le autorità di PhnomPenh affermano, dal canto loro, che il loro piccolo esercito si sta organizzando: una trentina di migliaia di regolari sui quali si innestano truppe regionali e milizie locali, in tutto duecentomila uomini, secondo il generale Nguyen Van Thai. portavoce dell'esercito vietnamita. Il che significa, se le cose stanno cosi, molta gente per appoggiare i 50 mila soldati vietna¬ miti ufficialmente sul posto. E questo dovrebbe bastare, in ogni caso, per far fronte a tutte le eventualità e mantenere il Paese in quello stato di -né guerra né pace» che va avanti dalla metà dell'85. quando i vietnamiti finirono di prendere, una dopo l'altra, le basi della resistenza sulla frontiera thailandese. Ciò nonostante, non tutti si sentono rassicurati. I civili vietnamiti sono numerosi in Cambogia. Erano mezzo milione prima dell'inizio della guerra, nel '70. Secondo alcune fonti, oggi se ne conterebbero grosso modo altrettanti. Ma interi villaggi di vietnamiti, situati non lontano dai Cardamoni, hanno fatto fagotto. -Hanno smontato le loro case di legno e messo tutte te loro cose suite barche prima di riguadagnare il Vietnam» racconta uno. Inoltre, le capacità del nuovo esercito di PhnomPenh non sono state messe alla prova. -Non si battono» dicono parecchi soldati vietnamiti. Ma è vero che tra vietnamiti e cambogiani la tolleranza e la stima non sono merce di scambio. Il Vietnam, come sempre, fa il suo gioco prendendo meno rischi possibile. Lascerà completamente la Cambogia al più tardi tra due anni e, se se si farà un accordo prima — ciò che tutti qua danno per scontato — potrà facilmente e rapidamente ritirare un contingente alleggerito de, apparentemente, più professionale. Come prova di buona volontà supplementare, quest'anno ha rimpatriato molti esperti civili. Per rimpiazzarli. Phnom-Penh ha già chiesto a parecchi Paesi assistenza nel campo dell'addestramento agricolo e della sanità Jean-Claude Pomonti Copyright «l.e Monde» e per Titilliti StHinpu»

Persone citate: Nguyen Van Thai, Sanni