Gheddafi fa liberare le bimbe di Enrico Singer

Gheddafi fa liberare le bimbe Ostaggi di Abu Nidal a Beirut, riappaiono dopo 5 giorni di mistero Gheddafi fa liberare le bimbe Arrivate via mare a Bengasi, sono state riconsegnate al padre e ai funzionari francesi - Parigi: una trattativa da Stato a Stato per ottenere l'intervento decisivo di Tripoli sui sequestratori DAL NOSTRO CORRISPONDENTE PARIGI — Marie-Laure e Virginie, le due bambine di sette e cinque anni tenute prigioniere in Libano per tredici mesi dal gruppo terrorista di Abu Nidal, sono finalmente libere. Sono ricomparse ieri a mezzogiorno nel porto libico di Bengasi, dove sono arrivate via mare, per poi proseguire subito verso Tripoli con il padre e un manipolo di alti funzionari francesi. Anche se la mamma delle bambine è ancora in mano ai suoi rapitori — con un altro figlio e con cinque cittadini belgi — il rilascio delle due piccine ha fatto tirare un sospiro di sollievo a Parigi dopo cinque interminabili giorni di false speranze seguiti al primo annuncio di una liberazione attesa per Natale. Ma e un sollievo che già s'intreccia a nuovi interrogativi. A uno, soprattutto: quale valore ha il segnale distensivo lanciato con il rilascio di Marie-Laure e di Virginie? Certo, non e un caso che le due bambine abbiano ritrovato la libertà, grazie alla mediazione personale del colonnello Gheddafi. proprio mentre gli Stati Uniti minacciano azioni militari contro la Libia e il gruppo Al Fatati-Consiglio Rivoluzionario e indicato tra i possibili autori della strage del Jumbo della Pan Am. Nel labirinto delle vicende del terrorismo mediorien- tale ce sempre un filo che lega avvenimenti apparentemente lontani e isolati. Ma per adesso tutti i commenti parigini sono segnati dalla prudenza. Di sicuro, oggi, c'è soltanto la grande operazione-immagine, condotta con una regia sin troppo accurata, che ha visto volteggiare attorno alle frastornate Marie-Laure e Virginie centinaia di uomini dei servizi di sicurezza, aerei ed infermiere arrivate dalla Francia, emissari, personalità ufficiali. Tutto mentre in Libia entrava, per la prima volta, la carovana delle auto e delle moto della corsa Parigi-Dakar: un altro segno del nuovo clima stabilito tra due Paesi che appena due anni fa erano su! punto di combattersi in una guerra vera, quella del Ciad. E il clima di ritrovata collaborazione tra Parigi e Tripoli e stato già sottolineato dal ministro dell'Interno francese. Pierre Joxe. che ha parlato di -trattativa da Stato a Stato- per definire le condizioni del rilascio delle bambine. Niente concessioni segrete, insomma Nessun cedimento a ricatti dei terroristi di Abu Nidal. ma un pazienti' negoziato durato sei mesi con i massimi dirigenti Ubici per ottenere queir-intervento derisivo- sul gruppo ultraduro di Al Fatah-Consiglio rivoluzionano che l'Organizzazione per la liberazione della Palestina di Arafat ha scomunicato già nel '73 e che era rimasto sordo, finora, ad ogni appello e ad ogni pressione. Cosi, per il governo francese, la liberazione di MarieLaure e di Virginie e un -gesto umanitario da accogliere nella sua giusta misura-, come afferma un comunicato diffuso a Parigi alle 18.45 in punto, nel momento esatto in cui il jet speciale del Giani (il servizio aereo di Statoi lasciava Tripoli con le bambine a bordo diretto a Marsiglia. E per Gheddafi è un successo diplomatico che arriva in una fase estremamente tesa per le accuse americane — che Tripoli naturalmente smentisce — a proposito della fabbrica di gas tossici che la Libia sarebbe sul punto di mettere in funzione; Ed e un successo tanto più importante perche ottenuto proprio con Parigi che. a partire dal 7 gennaio, ospiterà una conferenza mondiale per rilanciare il bando delle armi chimiche. Tutto questo intreccio d'interessi, probabilmente. Enrico Singer (Continua a pagina 2 in quarta colonna) Bcngasi Appena liberate le sorelline Virginie e MarieLaure ValentBétill il d Bcngasi. Appena liberate, le sorelline Virginie e Marie-Laure Valente-Bétille con il padri-