Milano, guerra fra medici suIl' aborto al quinto mese»

Milano, guerra fra medici suIl'«aborto al quinto mese» Due ginecologi: è una vera e propria eutanasia Milano, guerra fra medici suIl'«aborto al quinto mese» Il professor D'Ambrosio replica: gli obiettori non ci lasciano più lavorare DALLA REDAZIONE MILANESE MILANO — •Confermo, ho-praticato un aborto terapeutico per motivazioni psicologiche su una donna al quinto mese di gravidanza': il professor Francesco D'Ambrosio, aluto alla cllnica Mangiagalll, portavoce dei ginecologi non obiettori, risponde così alle accuse che due suoi colleglli. Luigi Frigerio e Leandro Auletti, gli hanno lanciato dal quotidiano cattolico Avvenire. • Una vera e propria eutanasia in utero-: così Frigerio e Auletti, anche loro ginecologi (obiettori) alla Mangiagalll, hanno definito l'intervento. «La decisione dell'aborto terapeutico — ha replicato D'Ambrosio — tocca la responsabilità del medico e il suo rapporto con il paziente-, I due obiettori hanno rivelato che il feto aveva un'anomalia genetica, che avrebbe portato come conseguenza la sterilità. Facevano, cioè, notare anche la sproporzione tra la motivazione dell'aborto e le conseguenze del mancato aborto. D'Ambrosio ha risposto: •Questi guardiani cieilini dell'obiezione hanno violato il segreto professionale e diffuso informazioni prese da cartelle mediche riservate consentendo l'identificazione della paziente». La vicenda di ieri alla Mangiagalll è l'ultimo episodio di una polemica che dura da anni tra ginecologi obiettori e non obiettori. Questi ultimi da qualche tempo denunciano le difficoltà sempre maggiori che incontrano nelle strutture pubbliche fino ad arrivare in molti casi all'impossibilità di praticare tutti gli aborti che ritengono necessari. Tanto che Ambrosio e un gruppo di ginecologi laici avevano preannunciato «l'obiezione laica», una for¬ ma di •provocazione verso il mondo politico — come l'ha definita ieri D'Ambrosio — al quale sollecitiamo un'urgente riforma. Vogliamo capire se siamo stati lasciati soli a batterci su un tema civile che aveva visto la mobilitazione e la vittoria dell'area laica- se questo tema ora interessa solo una minoranza dei medici che pagano per la loro scelta, allora dichiariamo l'obiezione laica». La data prevista per mettere in pratica questo annuncio è il prossimo 1° marzo. Prima, i medici non obiettori terranno un convegno per definire le loro richieste di modifica alla legge. Tra le proposte di riforma ci sarà il divieto all'obiezione per i primari (oggi obiettori all'80 per cento) e per le strutture ospedaliere (pena 11 decadere delle convenzioni con il Servizio sanitario nazionale).

Persone citate: Auletti, D'ambrosio, Francesco D'ambrosio, Frigerio, Leandro Auletti, Luigi Frigerio

Luoghi citati: Milano