Abu Nidal: «Sono libere le due bombine francesi»

Abu Nidal: «Sono libere le due bombine francesi» Ma per ora i parenti hanno atteso invano il loro arrivo a Parigi Abu Nidal: «Sono libere le due bombine francesi» Mancano da più di un anno da casa • La madre e altri 5 ostaggi ancora nelle mani dei terroristi BEIRUT — Due bambine francesi tenute per più di un anno in ostaggio in Libano con la madre e cinque cittadini belgi sarebbero state rilasciate ieri dai loro rapitori e imbarcate su un volo per Parigi. Lo ha annunciato Walid Khaled, portavoce della fazione estremista palestinese di Abu Nidal, che aveva rivendicato 11 rapimento di Marie-Laure, di sette anni, e Virgirue, di sei. Khaled ha detto che le piccole sono state già inviate in Francia, ma non ha voluto precisare su che aereo si trovassero. n padre di Marie-Laure e Vlrginie, Pascal Betille, e la nonna Brigitte Valente, avevano lasciato in precedenza la capitale libanese su esplicita richiesta di Khaled che li aveva incontrati nel campo profughi di Mar Elias, a Beirut Ovest. 'Chiedo al padre delle bambine di star pronto con un mucchio di regali di Natale», ha detto il portavoce del gruppo palestinese, senza tuttavia precisare dove sia avvenuto il rilascio. Secondo le indiscrezioni circolate nei giorni scorsi, dopo che la liberazione era stata preannunciata come «un regalo di Natale per i bambini di tutto il mondo», le piccole sarebbero state rilasciate in Libia o in Algeria, dove Abu Nidal ha le sue basi. Khaled aveva dichiarato in precedenza che le bambine, cui era stato comunicato che sarebbero state liberate, avevano acconsentito a separarsi dalla madre, Jacqueline Valente. "Sono abbastanza grandi e hanno accettato la separazione senza lacrime. Anzi sono contente» aveva detto il portavoce precisando che la donna, Jacqueline Valente, in passato si opponeva nella speranza di essere rilasciata insieme alle figlie. In alcune videocassette consegnate da Khaled, la Valente e i cinque belgi rapiti nel novembre del 1987 al largo della striscia di Gaza affermano di essere in buone condizioni di salute e di venir trattati bene. Durante la prigionia la donna ha dato alla luce un'altra bambina e, secondo Khaled, è di nuovo incinta. La Valente viveva dal momento della sua separazione da Betille con Femand Houtekins, uno degli ostaggi ancora nelle mani degli estre¬ misti. Al loro arrivo a Parigi hanno dichiarato di non saper nulla sulle recenti dichiarazioni di un portavoce di Fatah-Consiglio rivoluzionarlo, secondo cui le bambine sarebbero state liberate nelle ore successive. 'Quando abbiamo lasciato Beirut — ha detto André Metral, cugino di Jaqueline Valente — non credevamo più alla liberazione delle bambine: n governo francese 'Continua a sperare in una liberazione rapida» di Marie-Laure e Vlrginie, lo ha dichiarato ieri sera un portavoce del mini¬ stero degli Esteri francese. •E' stato indicato alle famiglie, ricevute al ministero degli Esteri al loro ritorno da Beirut, che il governo francese — ha precisato 11 portavoce — continua a sperare in una liberazione rapida e prosegue gli sforzi». n Fatah-conslglio rivoluzionario ha annunciato nel pomeriggio di ieri che le due bambine erano in viaggio in aereo per Parigi, n portavoce ha infine detto che 'l'ora del loro arrivo dipendeva dalle condizioni di navigazione aerea nei cieli del Mediterra- Beirut Pascal Betille, padre di Marie-Laure e Vlrginie, prega in una chiesa il giorno di Natale