Il Giappone conquista il Natale americano

Il Giappone conquista il Natale americano La Nintendo, casa di videogiochi, ha P86% del mercato Usa, ma la Atari lancia accuse di monopolio Il Giappone conquista il Natale americano FINANCIAL TIMES NEW YORK — Quest'anno milioni di ragazzini americani troveranno sotto l'albero di Natale un sistema di videogiochi Nintendo, una delle più grandi aziende di giocattoli del mondo. In testa alla classifica negli Usa per il secondo anno di seguito, questo gioco elettronico giapponese sembra destinato a diventare uno dei maggiori successi del decennio nel settore. La Nintendo prevede di raggiungere un fatturato per l'88 di 1,7 miliardi di dollari (circa 2000 miliardi di lire), assicurandosi la fetta più grossa del mercato dei videogiochi Usa. Un mercato che vale 2,3 miliardi di dollari. Uno dei suoi maggiori successi è «La leggenda di Zelda», un gioco di avventura in cui si combatte per salvare una principessa rapita. Un principiante dovrà lottare settimane per terminare il gioco. Esistono due riviste dedi- cate esclusivamente ai videogiochi Nintendo ed il «telefono amico» della società riceve in media 100 mila chiamate alla settimana da parte di giovani che chiedono consigli ed allo stesso tempo forniscono preziose informazioni sui gusti dei consumatori. Nata 99 anni fa come fabbrica di carte da gioco, la Nintendo è entrata sul mercato dei passatempi elettronici nell'30, con i videogames tascabili. Tre anni dopo ha lanciato in Giappone il suo sistema da applicare alla televisione, che ha finora venduto oltre 10 milioni di esemplari. Nel 1986 è arrivata negli Usa, dove ormai detiene una quota di mercato dell'86%. Ma il dominio della Nintendo ha provocato molte proteste, compresa una causa intentata in California dalla Atari Games che la accusa di aver creato un monopolio. L'azione legale mira a colpire la strategia della Nintendo, che vuole evitare il ripetersi di un boom ed una successiva crisi, come è già successo nel primi Anni 80. In quel periodo le vendite toccarono i tre miliardi di dollari nel 1982, poi caddero precipitosamente. I programmi per videogiochi che costavano all'inizio 30 dollari, vennero presto svenduti ad un dollaro. Secondo la Nintendo la prima ondata dei videogiochl si è esaurita perché sono stati introdotti sul mercato troppi programmi di bassa qualità. La sua strategia si basa su uno stretto controllo dei programmi, per assicurarsi che vengano pubblicati solo giochi di alta qualità. Sebbene molti giochi per i sistemi Nintendo siano prodotti da altre società, è la casa giapponese a decidere quali giochi devono raggiungere il suo pubbli¬ co. La Nintendo applica infatti ai suoi sistemi un meccanismo che impedisce l'utilizzo di tutti i programmi che non abbiano il suo benestare. La scorsa settimana, però, la Atari Games ha annunciato di aver trovato un modo per utilizzare 1 suoi programmi con 1 sistemi Nintendo. I responsabili della casa nipponica non sembrano molto preoccupati da quest'iniziativa, ma attendono invece con ansia il giudizio della corte californiana. La Atari Games sostiene infatti che la Nintendo limita la concorrenza, impedendo ad altri produttori di fabbricare e vendere programmi per 1 suoi sistemi. Se la corte dovesse darle ragione ".tolte altre società potrebbero iniziare a vendere programmi per i sistemi Nintendo abbassando cosi, secondo la casa giapponese, la qualità del prodotto e provocando una nuova crisi nel settore. Louise Kehoc

Persone citate: Games, Louise Kehoc

Luoghi citati: California, Giappone, New York, Usa