Rapinava con il sonnifero

Rapinava con il sonnifero Rapinava con il sonnifero Aiutata da una complice, ora ricercata, addormentava le vittime con forti dosi di tranquillanti - Poi le derubava di ogni cosa TORINO — Per le rapine non usava pistole o coltelli, ma sonniferi in dosi da cavallo. E una delle vittime è finita in ospedale. Ma ai polsi di Antonia Zaccheo, 27 anni, via Desana li, (che aveva una complice) sono scattate le manette. L'accusa è di rapina aggravata. Il 16 scorso Mario Verdiani, 34 anni, corso Vigevano 57, sente suonare il campanello. 'Erano due ragazze — ha raccontato agli agenti — forse invitate da un mio vicino per una festicciola^. Con sorrisi, chiedono ospitalità per 'tenere in frigo birra e pasticcini'. n Verdiani acconsente, beve la birra e si sveglia 10 ore dopo. Poi va in ospedale, intossicato dai farmaci. Ma a casa sparisce tutto. L'altra vittima è Giovanni Mauro, 40 anni, corso Brescia 11, che dà un passaggio ad una ragazza che toma a casa. Questa per ringraziarlo gli offre un caffè ad un bar. Dopo pochi minuti il Mauro si ferma ai bordi della strada: •Che crisi di sonno», mormora. La ragazza gli ruba mezzo milione e scompare. Mauro si sveglia in auto 10 ore dopo. Poi, a casa, si riaddormenta per altre 20. In questura il sovrintendente Paolo Brun si insospettisce della Zaccheo, già nota. A casa trovano oggetti del Verdiani; poi bustine con pasticche tritate di Tavor e Roipnol, i due sonniferi usati per addormentare le vittime.