E quando si guida, per favore mani a posto

E quando si guida, per favore mani a posto Rivediamo le principali tecniche che è necessario conoscere per aumentare la sicurezza in viaggio E quando si guida, per favore mani a posto Importante assumere il giusto assetto al volante: non tenere le braccia eccessivamente piegate o troppo distese - I fenomeni di sotto e sovrasterzo: come rimediare - Il 90% degli sbandamenti dipendono da un errore del pilota Ogni giorno guidiamo, quattro ruote gommate diventano protesi animate di buona parte della nostra vita. Protesi dispensatrici di libertà che l'imprevisto può trasformare in un'arma portata con eccessiva leggerezza od incoscienza. Con l'aiuto del «maestro» Sigfried Stohr, l'ex pilota di Formula 1 che dal 1982 insegna su vetture Bmw i segreti del «pilotare» nella sua scuola presso l'autodromo di Misano Adriatico, cercheremo di chiarire alcuni concetti fondamentali per «guidare» e non «farsi guidare» dall'automobile. In una parola, per una guida più sicura. Innanzi tutto è importante assumere il giusto assetto. Se guidiamo addossati al volante le braccia eccessivamente piegate urtano lo schienale in fase di violenta sterzata, ma altrettanto scorretta è la posizione a braccia distese, che porta a stare «aggrappati» al volante e che in curva impone di staccare la schiena dal sedile, n volante non deve mai diventare un sostegno; e per questo è bene che le gambe non siano troppo distese, in modo da potersi puntellare nelle curve in presenza di elevate spinte centrifughe. Per un buon controllo dello sterzo le mani devono sempre essere in opposizione ed in rettilineo la giusta posizione è quella delle lancette dell'orologio sulle «nove e un quarto». Un errore comune è quello di spostare molto le mani in qualsiasi curva. Invece vanno tenute al loro posto, a meno che la curva non sia tanto stretta da portarci con le braccia incrociate. In questo caso le mani vanno spostate con dolcezza, una per volta e conservandone l'opposizione. Vediamo ora come può sbandare un'automobile e come sia possibile controllare tali sbandate. Si ha «sotto- sterzo- quando la vettura «tira diritto», puntando con il muso verso l'esterno della curva e tendendo quindi ad allargarla. A bassa velocità si rimedia accentuando la sterzata, mentre, se le ruote anteriori hanno perso aderenza, questa manovra può peggiorare la situazione. In questo caso occorre togliere il piede dal gas: per effetto del freno motore si ha uno spostamento di peso in avanti che aiuta l'aderenza dell'assale anteriore. Il «sovrasterzo» è invece la sbandata del retrotreno che tende a portare la vettura in «testa-coda». Qui la manovra da effettuare è meno istintiva e va eseguita con grande tempismo. Continuando ad accelerare per mantenere la vettura «in tiro», onde evitare che lo spostamento del peso alleggerisca ulteriormente il posteriore, bisogna -controsterzare», ovvero indirizzare le ruote anteriori nella stessa direzione in cui sta sbandando l'asse posteriore. L'ampiezza del controster-. zo deve essere adeguata all'entità della sbandata ed alla velocità (più si va piano e più si deve controsterzare) e lo sterzo va riallineato appena possibile per evitare una seconda sbandata nella direzione opposta. Inoltre, se la paura ci impedisce di mantenere premuto l'acceleratore, e consigliabile schiacciare la frizione, per evitare che il brusco rilascio del gas attui il trasferimento di peso sopra citato. •Sottosterzo» e «sovrasterzo» sono legati a caratterisLiche tecniche della vettura, quali la distribuzione do pesi, il tipo di trazione (le «anteriori- sono più facili al primo e le posteriori al secondo), la geometria delle sospensioni, i pneumatici, ma anche alle manovre impartite dal guidatore ed alla potenza erogata A questo proposilo è bene precisare che il 90f''r delle sbandate non sono provocate dal raggiungimento della velocita limite del mezzo, ma da una manovra errata del guidatore. Tendenzialmente, le Case costruiscono oggi vetture «sottosterzanti-, poiché questo è il comportamento di più facile ed istintiva correzione per l'utente normale. Tratteremo a parte il discorso -freni». Però fin d'ora diciamo che in condizioni di aderenza limite non si deve frenare e sterzare contemporaneamente (a meno che la vettura non sia equipaggiata da impianto Abs). Nel guidare un'automobile è quindi basilare la conoscenza teorica di alcune tecniche fondamentali, meglio se supportata da prove pratiche in piazzali deserti od in autodromo. Eppure, se tutti riconoscono l'importanza di un insegnante qualificato per impostare correttamente una partita a tennis, con un volante fra le mani la presunzione e ì'jTesponsabilita prendono spesso il sopravvento. E qui non si tratta solo di evitale che una pallina lanugginosa finisca in rete! Roberto Piatti Nei disegni il comportamento di una vettura in sovra/sottosterzo: nel primo caso la coda tende a sbandare verso l'esterno della curva

Persone citate: Roberto Piatti, Sigfried Stohr

Luoghi citati: Misano Adriatico