Alto Adige, «eccesso di autonomia» di Giancarlo Ansaloni

Alto Adige, «eccesso di autonomia» La Corte dei conti respinge due decreti per l'attuazione dello Statuto regionale Alto Adige, «eccesso di autonomia» Una norma concede agli imputati l'uso della lingua tedesca anche fuori della provincia - L'altra riguarda le sovvenzioni per gli universitari sudtirolesi che vanno a studiare all'estero - La Svp: siamo sorpresi e delusi □AL NOSTRO CORRISPONDENTE BOLZANO — Preoccupazione e pessimismo nella Svp; cautela negli ambienti politici di lingua italiana non senza critiche verso il governo: queste le reazioni alla sentenza con cui la Corte dei conti — per la prima volta nella storia dell'autonomia dell'Alto Adige, iniziata formalmente nel 1972 — ha bocciato due decreti del Presidente della Repubblica concernenti altrettante norme d'attuazione. Uno degli articoli respinti riguarda l'uso della lingua tedesca nei tribunali: la norma che stabilisce il diritto dell'imputato a scegliere la lingua in cui esprimersi e, di conseguenza, la lingua da usare come quasi esclusiva in tutto il processo. Una norma vivacemente contestata dagli avvocati perché finirebbe anche per escludere quelli che non conoscono il tedesco. L'altra norma bocciata riguarda la provincia di Bolzano e la sua facoltà di stipulare convenzioni con istituti universitari-.esteri per l'assistenza a studenti sudtirolesi. L'articolo della norma sui tribunali prevede che davanti agli organi giudiziari ordinari, amministrativi o tributari, non compresi nella regione, i cittadini di lingua tedesca abbiano la facoltà di rendere la loro dichiarazione o deposizione in lingua tedesca; ma la Corte dei Conti contesta la possibilità che l'imputato o )e parti possano parlare in linguai tedesca fuori della provincia dì Bolzano. Qui si tratteci imputati il cui procedimento sia stato portato fuori dalla provincia per diversi motivi (ad esempio, per ìegmìma suspicione). Ma il/mijojstero delle Regioni osserva che già ora, chi non è in grado di esprimersi correttamente in italiano, può essere assistito ovunque in Italia da un interprete. Al ministero delle Regioni si pensa di proporre al governo di imporre alla Corte dei conti di registrare, com'è sua facoltà, queste due norme con riserva. L'alternativa è di ridiscuterle, con il rischio però di gravi complicazioni sul piano politico e di un ritorno della controversia al Parlamento proprio quando si stava per dichiarare chiusa la vertenza Alto Adige. Nell'altra norma, quella sull'assistenza universitaria, la Corte dei conti ha Individuato come illegittima la disposizione che consente alla Provincia di Bolzano di stipulare convenzioni con enti esteri. Questo vuol dire che la Provincia potrebbe, Invece che assegnare borse di studio, fornire agli studenti i mezzi per trovare alloggio nella sede universitaria straniera. Secondo la Corte del conti, la materia andrebbe trattata non con norme d'attuazione, ma con legge dello Stato. Il ministero replica che la Corte Costituzionale, però, ha più volte affermato che la norma d'attuazione è già legge dello Stato e la stessa Corte Costituzionale avrebbe ribadito che le norme d'attuazione non si limitano ad applicare le previsioni dello Statuto, ma possono anche integrarle. -Sono sorpreso e deluso — ha detto il senatore della Svp, Roland Riz — Registrare questi decreti con riserva significa rischiare l'impugnativa ogni volta che vengono applicati. In questo modo, problemi che si ritenevano chiusi e grazie ai quali il congresso della Svp aveva visto prevalere la linea mo¬ derata di Magnago, si riaprono, con il rischio di dare ragione a quanti diffidano della reale volontà dello Stato di dare concreta applicazione agli accordi». Il presidente della commissione dei Dodici, quella che elabora normalmente le norme di attuazione da sottoporre poi al governo, il consigliere di Stato, Alcide Berloffa, non ha manifestato invece un particolare pessimismo. Secondo Berloffa, il rinvio della norma sui tribunali investe soltanto risvolti nazionali del processo cosiddetto monolingue e quindi non ha influenza sui rapporti a livello locale. Infine, l'on. Alberto Ferrandi, del pei, ha sollecitato un chiarimento in sede parlamentare sui tempi e sui contenuti delle norme, prima di arrivare alla chiusura della vertenza. Giancarlo Ansaloni

Persone citate: Alberto Ferrandi, Alcide Berloffa, Berloffa, Roland Riz

Luoghi citati: Alto Adige, Bolzano, Italia, Magnago