Gli Stati Uniti guidano la guerra al colesterolo di Ezio Minetto

Gli Stati Uniti guidano la guerra al colesterolo L'eccesso di grassi primo imputato per l'aterosclerosi Gli Stati Uniti guidano la guerra al colesterolo I «risultati» dei quattro farmaci recentemente presentati Nell'ormai pubblico e universale «processo all'aterosclerosi», il colesterolo è passato da semplice indiziato a principale imputato-condannato (insieme all'ipertensione e alla sigaretta). Lo dice l'epidemiologia, col dato «geografico» che, nella classifica dei «consumisti di lipidi», vede in testa la Finlandia (maggior numero di eventi clinici da cardiopatia coronarica e vasculopatia cerebrale ), in coda il fortunato o meritevole Giappone e, in dignitosa retroguardia, l'Italia e altri mediterranei Paesi. Lo dicono a gran voce gli studi multicentrici (epidemiologici e terapeutici) realizzati in molti Paesi del mondo, dall'antesignano «Framingham» in poi. E soprattutto lo dimostra il migliorato indice di sensibilità al problema, da parte dei medici, dei laboratori di analisi e del pubblico: quest'ultimo finalmente più orientato — dieta appropriata ed eventuali farmaci di rincalzo — a star dentro i limiti del -200 milligrammi» — e non troppo di più — di colesterolo. n nuovo -Progetto Nord Karelia» — per non citare che l'-educatore» della popolazione forse a rischio più aterogeno del mondo — sta attuando una vera «controdottrina alimentare»: e l'informazione-educazione è oggi a livello dei bambini e degli adolescenti. Persino negli Usa — sin qui Paese più di •troppo e mal alimentatiche di giudiziosa gente a dieta — le campagne contro il cattivo colesterolo non si contano più. Finirà che noi -importeremo» di là la nostra dieta mediterranea, più seducente e subito di gran moda solo perché a firma d'oltreoceano? •Il nostro "Usa National Cholesterol Education Program" — ha detto nei giorni scorsi C. Lenfant, coordinatore del programma, al Convegno Socrea a Milano — ha già ottenuto stupefacenti risultati (diminuzione del 38 per cento delle morti coronariche e del 50 delle morti per ictus) ma tuttora, negli Usa, V "attacco cardiaco" uccide una persona ogni minuto. L'89, in America — ha aggiunto C. Lenfant — sarà l'armo della campagna anticolesterolo nei bambini e negli adolescenti». Per chi «pecca» di valori •non desiderabili» o «a discreto rischio» di colesterolo-totale (tra i 210-240) — a maggior ragione se resistenti a ogni appropriata dieta — valgono i farmaci ipocolesterolizzanti. Nei giorni scorsi, a Roma al 49° Congresso della Società italiana di cardiologia, si e autorevolmente parlato di -Ipercolesterolemia e altri fattori di rischio coronarico- (P. Zardini. A. Cherchi. A. Strano, R. Paoletti, A. Poli. G. Ricci. I.. Corea, S. Novo. .1. F. Walker. M. S. Browni e sono stati discussi gli attesi nuovi farmaci, di originale scoperta giapponese (Endo Aldrai e poi «made in Usa» (Merck Sharp and Dohme e Squibb). Sono 4 i nuovi efficacissimi farmaci -inibitori della sintesi colesterolica-: e già un quinto è in arrivo — ha detto J. F. Walker ed ha conferma¬ to M. S Brown. con tutta l'autorità del suo Nobel '85 — e hanno nome -lovastatin-. -mevastatin». «pravastatin» e -simvastatin- (già annunciati al recente congresso mondiale di Roma sull'Aterosclerosi), n -lovastatin-, commercializzato negli Usa dal settembre '87. ha già 700 mila consumatori: e il «simvastatin» — ancor più attivo del primo — è già in commercio in Svezia e si spera, presto, anche in Italia. Colpo di vento sugli attuali anticolesterolici (colesteraminu. probucolo. gemfibrozil. bezofibratei? Tutt'altro: si tratterà solo di ottenere il meglio dalla miglior convivenza. Le molecole dell'ultima ora nascono con l'intento di inibire — propno alla base del suo complesso meccanismo biochimica — la formazione del colesterolo (a livello fegato e intestino), senza interferire con l'indispensabile e vitale azione colesterolica (formazione delle membrane cellulari e degli ormoni steroideii. Il «simvastatinnduce. in media, del 20-30 per cento il colesterolo «cattivo» (LDL), riduce l'«apoproteina B» (che ne è il «corriere biochimico-), abbassa i trigliceridi (20-30 per cento) e innalza le -buone» HDL (215 percento). •Veramente rivoluzionaria — ha affermato M. S. Brown — e la sua capacità di stimolare il numero e la funzione degli specifici "recettori' cellulari per una attiva "rimozione dal sangue" delle aterogene LDL-. Ezio Minetto

Persone citate: Brown, Cherchi, J. F. Walker, Lenfant, M. S. Brown, M. S. Browni, Novo, Paoletti, Zardini