II pri fuori dalla giunta Su Ravaioli rotta l'intesa di Bruno Gianotti

II pri fuori dalla giunta Su Ravaioli rotta l'intesa Per i tecnici tutti i progetti del metrò '90 sono fuori tempo massimo II pri fuori dalla giunta Su Ravaioli rotta l'intesa Repubblicani disponibili solo all'appoggio esterno, ma ora la crisi è più difficile Il pri resta fuori dalla giunta comunale: rimane in maggioranza, assicura l'appoggio esterno, ma non darà più assessori. Ha rotto le trattative ieri alle 21 su un punto cruciale, il nome di Ravaioli e l'assessorato ai Trasporti. Non ha accettato la proposta socialista sulla quale erano d'accordo de. pli, psdi: riunione del Consiglio, votazione di un ordine del giorno che respingeva le dimissioni della giunta, annunciate la settimana scorsa, quindi nuova distribuzione delle deleghe, con Ravaioli ancora vice-sindaco e assessore (ma non più ai Trasporti). La soluzione, dice il segretario provinciale psi, Daniele Cantore -avrebbe permesso di concludere la crisi prima di Natale e tentare di varare il progetto di sottopasso per la linea 3». Ma i repubblicani avevano annunciato poche ore prima, in una conferenzastampa, col segretario Franco Ferrara: -Non accetteremo pregiudiziali sui nomi». Il pri ha quindi -giudicato positivo l'atteggiamento degli alleali sui progetti da realizzare», ma non ha voluto ■•sacrificare» Ravaioli, da un mese nel mirino di chi lo accusava di aver peccato di leggerezza nello stilare le delibere sulla metropolitana. Ieri mattina. Ferrara aveva chiarito la nuova posizione del partito: -Siamo fuori tempo massimo per la linea 4. Non c'è il decreto ministeriale sulle opere per il Mondiale. Ma siamo ancora in tempo per realizzare il sottopasso della linea 3 entro il 1990: In più. era arrivata una nuova proposta per le linee 1 e 4. Ferrara: -Si può indire una gara privilegiando l'industria nazionale, ma si deve tenere conto dei vincoli esistenti: abbiamo un patrimonio di progetti e di vetture, l'amministrazione non può buttare un centinaio di miliardi cambiando tutto». In altre parole: un rilancio dei maxi-tram e del metrò in galleria, senza però rinunciare a soluzioni più moderne. «/ maxi-tram si possono automatizzare — aveva spiegato lo stesso Ravaioli — e non è detto che bastino per la linea 3, la 4 e la 1. Si può anche pensare a nuove soluzioni». Su queste posizioni, che rappresentavano un passo avanti, rispetto ai giorni scorsi, s'è aperta alle 17 la riunione di pentapartito. Ma sono emerse subito altre difficoltà: il rischio, altissimo, che neppure il sottopasso di Porta Palazzo si possa realizzare entro l'estate '90 (i Mondiali cominceranno a giugno). Sul progetto pesano le valutazioni dell'Atm e degli uffici tecnici comunali: dalle prime stime, risulta che sono necessari 460 giorni di lavoro per scavare le gallerie superficiali in trincea, ricoprirle con una soletta e attrezzarle con binari, pensiline e alimentazione elettrica. Altri 180 giorni sa¬ ranno però assorbiti dallo spostamento dei «sottoservizi», cioè le condotte Sip, Enel, Aem, Italgàs, Acquedotto, fognature bianche e nere. Oltre al canale della Ceronda (3 metri per uno e mezzo), che scorre a 4 metri di profondità sotto la mezzeria di corso Regina Margherita. Stando alle valutazioni di questi giorni, i tempi sono lunghissimi, 21 mesi, anche aprendo contemporaneamente 8 cantieri che bloccherebbero tutta la zona di Porta Palazzo. Bruno Gianotti

Persone citate: Daniele Cantore, Franco Ferrara, Ravaioli

Luoghi citati: Ferrara