Al Centralino Escoudé con i suoi chitarristi

Al Centralino Escoudé con i suoi chitarristi Al Centralino Escoudé con i suoi chitarristi NON dev'essere facile per un phitarrista Jazz francese d'origine gitana liberarsi del fantasma di Django Reinhardt. Christian Escoudé c'è riuscito. E' riuscito a diventare Escoudé e basta, non soltanto l'erede spirituale di quello che fu uno dei più grandi jazzisti della storia, certo il più grande degli europei. Escoudé, 41 anni, suona al «Centralino» di via delle Rosine 16/a Martedì 13 dicembre (ore 22): e propone una formazione inedita e fascinosa, un trio di soli chitarristi. Con lui, infatti, ci saranno altri due grandi jazzmen francesi, Boulou Ferré e Bireli Lagrene. Quest'ultimo, in particolare, è ben noto al pubblico jazzistico internazionale per le collabo¬ razioni con Gillespie, Zawinul, Bill Evans. La serata proposta dal Centro Jazz si preannuncla quindi come uno degli eventi musicali più interessanti della stagione Jazzistica. Di Escoudé, oltre all'attività di leader, ricordiamo memorabili turnée in duo con John McLaughUn o con il compatriota Didier Lockwood, e in trio con lo stesso Lockwood e Philippe Catherine. Il suo stile chitarristico, che deve ovviamente molto alla lezione di Django (ma quale chitarrista jazz non ha debiti nei confronti del maestro gitano?), s'è negli anni affinato in senso virtuosistico, senza mal rinunciare al profondo lirismo e all'essenzialità dell'improvvisazione. et. Christian Escoudé