All'arpa, all'arpa! di Leonardo Osella

All'arpa, all'arpa! // concerto di Suzanna Klintcharova per la Stefano Tempia All'arpa, all'arpa! CONCERTO d'arpa. Un evento piuttosto raro e anche per questo molto gradito. Ci ha pensato la «Stefano Tempia- a proporre una serata -ad hoc- chiamando per il secondo appuntamento della stagione la bulgara Suzanna Klintcharova, che dopo avere conseguito il diploma a Sofia si è perfezionata in Belgio, vincendo poi una serie di prestigiosi premi e iniziando una importante carriera concertistica. La Klintcharova sarà giovedì 15 all'Auditorium Rai. La serata che avrà inizio alle 21,15 sarà caratterizzata da un programma vasto, che va dal Settecento ai nostri giorni. Una ampia parte del repertorio arpistico è costituito da trascrizioni da altri strumenti. E' il caso di Domenico Scarlatti, che aprirà il concerto, e di Giovanni Battista Viotti che seguirà subito dopo: del primo autore saranno eseguite due sonate scritte originariamente per clavicembalo, mentre Viotti sarà rappresentato dalla Sonata in si bemolle destinata al fortepiano. La scuola d'arpa francese ha lasciato ampia traccia e la Klintcharova ne dà dimostrazione inserendo nel suo programma tre autori come Alphonse Hasselmans, Marcel Toumier e Claude Debussy. Hasselmans, belga d'origine, fu insegnante d'arpa al Conservatorio di Parigi dal 1884 al 1912. Ha scritto tra l'altro cinque Studi da concerto: ne saranno eseguiti due iop.27 e op. 37). Suo successore alla cattedra fu appunto Toumier, del quale sarà proposta Féerie. Divisa in due parti (Prelude e Danse), la composizione ha un evidente carattere descrittivo. Con Debussy (Arabesque e CZair de lune) si toma alle trascrizioni. Vi è poi la bella Suite in do che Benjamin Britten dedicò all'arpista gallese Osian Ellis. Intanto la stagione musicale dei Servizi Culturali Olivetti di Ivrea fa registrare un importante appuntamento martedì 13 al Centro Congressi La Serra di corso Botta 30. E' di scena il duo pianistico formato da Cristina Frosini e Massimiliano Baggio, che vanta credenziali solidissime come la vittoria ai concorsi -Viotti» e «Lorenzi- e una già ampia serie di successi. Il programma, con un intermezzo schubertiano (Rondò in la maggiore op. 107), è dedicato a Strawinsky. Verranno proposte la versione per 4 mani della Sagra della Primavera e i Tre movimenti da Petrouchka. Per quanto riguarda Petrouchka, l'opera ebbe effettivamente un'origine pianistica (era un pezzo da concerto) e anche nella stesura orchestrale il pianoforte mantiene un molo primario. La «suite» per quattro mani prevede: Danza Russa dei burattini. Da Petrouchka (la parte centrale della composizione) e La Settimana Grassa (con la tumultosa festa del Carnevale). Leonardo Osella

Luoghi citati: Belgio, Ivrea, Parigi, Sofia