La Signora delle maglie

La Signora delle maglie La Signora delle maglie ADRIENNE Vittadini è una donna fortunata. A 44 anni splendidamente portati guida un piccolo impero della moda, la «Adrienne Vittadini Ine», sede a New York sulla Settima Avenue, 100 milioni di dollari di fatturato l'anno scorso, sei -Stores» nelle principali città americane e presto uno a Parigi. Tutto questo l'ha costruito in dieci anni. Cominciando quasi per gioco. I! gioco di una ragazza bene, studi in Europa e laurea in arte a Filadelfia, sposata a un italiano conosciuto a Milano, dove l'allora signorina Toth si occupava già di moda. Adrienne Toth in Vittadini ( -preferisco usare il cognome di mio marito Gigi-, spiega, -non sono d'accordo con le donne in carriera che si presentano con il nome da ragazza-) è figlia di un esule ungherese, fuggito negli Stati Uniti nel '56, ai tempi dell'invasio- ne sovietica. Esule, ma senza problemi economici: il dottor Toth, dentista di successo anche nel nuovo Paese, fece studiare i figli nei college migliori. E la cultura, quella europea soprattutto, resta alla base delle scelte di Adrienne: dallo stile dei suoi negozi, disegnati dall'architetto italiano Gae Aulenti, alle linee morbide, avvolgenti, rilassanti dei suoi capi. E' anche un'accorta donna d'affari e ha avuto il fiuto di impegnarsi in un settore che numerosi stilisti di grido sembrano un po' trascurare: la maglieria. -Adoro la maglia-, dice. -E' il materiale più flessibile, più adattabile a ogni esigenza. Si modella sul corpo, ne accompagna 1 movimenti. La mia donna ideale, una donna che lavora, che viaggia, che ama l'eleganza e la praticità, non può che vestire in maglia». La collezione 88-89 è la logica conseguenza di queste idee: tinte elettriche, giacche decorate da ricami in oro. Anni 60 rivisti in brillanti colori per tuniche e cardigan in mohair da portare su girocollo neri. E adesso la Vittadini vuole puntare su un altro settore, la casa: tende, lenzuola, fodere. -Ce la tendenza, negli States e anche in Europa, a riscoprire i piaceri della casa: dopo gli anni dell'ostentazione in società, quando era l'abito a fare la differenza, adesso gli yuppies — o dovrei dire gli ex yuppies — vogliono coccolarsi fra le pareti domestiche, provare il piacere di una casa bella, accogliente, elegante-. Da qualche tempo Adrienne Vittadini fa produrre le sue linee di maglieria da un'azienda italiana, la -De Anna». -Penso che il successo consista anche nel poter disporre del meglio: certe realizzazioni le affido a aziende cinesi, perche soltanto li trovo un particolare tipo di lavorazione. Alcuni filati li compero in Australia piuttosto che in Scozia, o viceversa: ogni Paese offre qualcosa di inimitabile-. Un'altra stilista americana che tenta di costruirsi una testa di ponte in Italia? Fino a pochi anni fa erano i nostri creatori di moda a conquistare l'America, adesso sembra quasi di assistere a un'inversione di tendenza: arrivano Ralph Lauren, Calvin Klein (senza troppo successo), la Vittadini.. -Mi pare logico-, risponde. -Il mondo è diventato piccolo, non ci sono più quelle differenze di gusto tanto forti che rendevano inaccettabile ad un europeo lo stile americano. Diciamo che siamo migliorati. E poi le donne viaggiano, scoprono cose nuove e vogliono trovare a casa loro quei capi che hanno ammirato in una vetrina a New York o a Hong-Kong-. g. fer.