Trovare la Casa delle Girandole e gli altri segreti di Venezia di Gian Luca Favetto

Trovare la Casa delle Girandole e gli altri segreti di Venezia Trovare la Casa delle Girandole e gli altri segreti di Venezia VENEZIA è tante cose. E' mito. E' malinconia. E' luogo comune. E' un angolo di sogni. Tra le altre cose è anche una città, ad uso turisti, soprattutto, ad uso fascinazioni Ora, Vittorio Casagrande l'ha messa su carta per le milanesi edizioni Clup, disegnando una mappa, offrendo una serie di informazioni e di notizie utili e curiose. La sua è una guida di 262 pagine, 20.000 lire, che porta a spasso per ristoranti, alberghi, calli, campielli, musei, canali, chiese ed osterie. Nella prefazione, Goffredo Fofi definisce Venezia «zona di fantasticazione un po' nebulosa, affollata di presenze ma aperta ad improvvisi e duraturi silenzi». Anche per affollamenti, inevitabili, e per silenzi, ostinatamente ricercati, Vittorio Casagrande conduce il lettore lungo itinerari più o meno conosciuti. Il primo consiglio fornito è di programmare la visita nei periodi di minore affluenza turistica. Via poi con le notizie, le cifre, le cartoline. Dei 827 mila abitanti soltanto 82 mila abitano il centro storico (meno della metà rispetto al 1951). Quaranta chilometri di rii e canali (duecento anni or sono erano il doppio). Il Canal Grande è lungo 3750 metri. largo mediamente 62. Cannaregio. San Marco. Castello, San Polo, Santa Croce, Dorsoduro sono i sestieri... Tra gli itinerari, i più seducenti sono quelli più appartati che consentono almeno l'illusione d'essere vicini all'anima veneziana più vera. Le Zattere, per esempio, dietro l'Accademia, sul canale della Giudecca con tutti i loro bar sui grandi zatteroni in ogni stagione e la lunga passeggiata, sono un'incantevole sorpresa. Così come lo sono il percorso che da S. Bartolomio, di fronte alla statua di Goldoni, conduce fino al campo Ss. Giovanni e Paolo e la zona tra il Rio di Cannaregio, il Campo del Ghetto Nuovo e le Fonda¬ menta della Madonna dell'Orto. Campo S. Polo. Campo S Margherita, Campo S. Barnaba, la casa delle girandole vicino a Ca' Foscari, il San Travaso, nelle cui vicinanze in una specie di baita sudtirolese si continuano a costruire le gondole, la Giudecca. l'isola di S. Elena costituiscono altrettante attrazioni. Perché, poi. non spingersi fuori le mura? Sul Lido, un po' malinconico senza il Festival del Cinema, ma ugualmente affascinante, e su quell'angolo d'Oriente rappresentato dall'isola di San Lazzaro degli Armeni con il suo monastero visitabile d'inverno solo il giovedì e la domenica. Che la visita a quest'altra Venezia permetta di non sentirsi completamente straniero, dunque mero collezionista di immagini prefabbricate e risapute, può essere un sottile piacere che i perdigiorno neoromantici non vorranno rinunciare a vivere. Gian Luca Favetto

Persone citate: Foscari, Goffredo Fofi, Goldoni, Vittorio Casagrande

Luoghi citati: San Polo, Venezia