In vacanza con i bambini terribili

In vacanza con i bambini terribili Come vedere Roma e Parigi senza che chiedano: «Quando torniamo a casa?» In vacanza con i bambini terribili QUANDO si viaggia con i figli bisogna invertarne delle belle per tener viva la loro attenzione ed evitare l'immancabile ritornello: -Quando torniamo a casa? Quando arriviamo?». Alla possibile catastrofe c'è rimedio: pensare degli itinerari su misura, trasformare il ragazzino/a da bagaglio al seguito in esploratore, trovare dei luoghi dove non si senta spettatore ma protagonista. Le idee per un viaggio attivo non mancano anche osando proporre non il facile itinerario nella natura, ma l'ardita visita a una grande città. Qualche consiglio valido per ogni meta? Munire il piccolo viaggiatore di una mappa e farvi guidare, avere un taccuino su cui annotale o disegnare, includere nella giornata un parco o un giardino dove muoversi in libertà. Ecco il caso di due grandi capitali, Roma e Parigi. Marionette a Roma Vista da prospettive diverse e cercando nel -classicele tracce dei bambini del passato, può trasformarsi in una insolita lezione di storia. Prendere la Tiber I, la barca fluviale che risale il Tevere nella direzione Nord, ha due vantaggi: evitare il traffico romano ed entrare nel cuore antico della città. Si sale al Ponte Testaccio, si superano i ponti storici, si passa tra i due porti di Ripetta e Ripagrande disattivati solo alla fine dell'Ottocento, si fa scalo sull'Isola Tiberina camminando sulla chiglia di nave in travertino costruita dai Romani nel I secolo a. C. (cercate il serpentello scolpito che materializza la leggenda sull'origine di Roma) e si approda all'Aventino. L'Aventino (ci si arriva an¬ che con la metropolitana, fermata Circo Massimo) è una piattaforma da cui godere Roma dall'alto con una visione tutta particolare del Vaticano: mettendo un occhio nella serratura del Palazzo dei Cavalieri di Malta (nella piazza omonima) si vede solo la cupola di San Pietro. Di fianco c'è un'oasi di pace aperta dalle 9 al tramonto, il Giardino degli aranci, dove potersi sbizzarrire a cercare l'arancia cornuta e il bergamotto. Carrellata di monumenti famosi anche dal Pincio (da piazza del Popolo o da piazza di Spagna) dove si danno raduno, sul Muro Torto, gli schettinatori romani e dove si trovano i busti di moltissimi personaggi famosi, per lo più mutilati del naso. Sarà divertente riconoscerli e trovare il fisico Boscovich che segna il punto esatto in cui passa il meridiano di Roma ice un foro nella colonna che lo sorregge). Se è inevitabile un itinerario alla Roma classica, magari per una verifica dei programmi di storia, potete cer¬ care i tracciati del gioco del -filetto» lasciati dai bambini antichi sui Fori Imperiali (all'altezza della basilica Emilia) e nel Colosseo (lunedi-sabato, ore 9-17). al 2° piano, i gradoni di marmo da dove veniva teso il -velarium- per ripararsi dal sole. Per un'immersione in prima persona, e di sicuro effetto, ci sono invece le catacombe di San Callisto (bus 118 dal Colosseo, chiuse il mercoledi, orario 8,30-12, 14,30-tramonto). Dopo tanta storia un tuffo nella Roma di oggi è consigliato. Piazza Navona, senza il traffico automobilistico, sembra fatta su misura per i bambini: al n. 69 affittano biciclette, da -Berte- e al -Sogno- si trovano peluche e giocattoli, al n. 3 la gelateria -Tre scalini- e famosa per il tartufo al cioccolato e poco lontano, in via della Scrofa 65. c'è la -Città del sole- per giochi, trucchi teatrali e libri per ragazzi. Da qui a largo .Argentina il passo è breve per un insolito incontro metropolitano: i gatti del quartiere la fanno da padroni sulle rovine di quattro templi Girato l'angolo, in via del Sudario c'e la casa del Burcardo con un museo di marionette antiche e tutte le informazioni sugli spettacoli per bambini. Parigi per giocare Il modo migliore e più economico per spostarsi a Pungi e la metropolitana inelle stazioni più grand: acquistate il biglietto giallo per viaggiare sulle 15 linee, con agevolazioni, se rimanete più giorni). Direzione Bastiglia, fermata a Saint-Paul per scoprire un quartiere molto particolare a misura di piedi e di ragazzi: il Marais. dove nel XVII secolo i nobili francesi costruirono le loro ville di città, chiamate ancora hotel. Rue de Roi de Sicilie è già piena di occasioni: al n. 54 -Chat perchè» (gatto appollaiato) vende giocattoli vecchi e nuovi, di legno o di latta: al n. 46 -Le saut du livre» ha esclusivamente libri per ragazzi; al n. 10 -Tour de Babel» è specializzata in fumetti italiani. Anche in fatto di golosità il Marais non delude. -La maison des bonbons- (aperta 7 giorni su 7) soddisfa ogni voglia e invia per corrispondenza caramelle in tutto il mondo. In rue Bourg Tibourg 3032 c'e il più antico importexport di tè. posto incredibile dove fermarsi per sceglierne uno tra 350 tipi diversi mentre vostro figlio a sognerà guardando Ir scatole di tutte le dimensioni con le immagini più strane. Torte, aquiloni, mappamondi e teiere a forma di animali al -Marais plus» n. 20 di rue des Francis Bourgeois per fare merenda insieme a tanti altri bambini, per lo più parigini. Nella stessa via al n. 45 -Di Mariafa compra-vendita di cartoline vecchie e appassionanti per grandi e piccoli (con una sezione dedicata a loro). Quattro passi e siete in Place de Vosges disegnata nel '600 per la funzione che ha ancora oggi: far giocare i bambini nel giardino recintato e passeggiare sotto i portici in caso di pioggia. Dimensione decisamente più moderna al Centre Pompidou (fermata Chatelct, Hotel de Ville). I giorni migliori per godere di questa costruzione multimediale a colori (è un bel gioco quello di seguire dall'esterno i tubi blu dell'aria, i gialli dell'elettricità, i verdi dell'acqua e i rossi degli ascensori) sono il mercoledi e il sabato perché sono aperti gli ateliers di pittura, mimo e teatro dove si possono lasciare i bambini dai 5 ai 12 anni. Al Centre si può leggere nello spazio fatto di cuscini delle Bibliotèques des Kulan ts uno dei 10 mila libri (ore 13-19 escluso il martedi i. Fuori, sul piazzale e nel quartiere, ci sono spettacoli improvvisati con coinvolgimento del pubblico infantile e molte curiosità, tra cui la fontana Stravinsky costruita da Tinguely e in movimento, o l'orologio di rue Quincampoix che alle 6 e alle 12 di ogni giorno muove i suoi tentacoli e fa smorfie terribili. Mondo del futuro al Pare de la Villette, alla «Cité des Sciences et de l'Industrie» dove tutto è meccanizzato e si gira muniti di cuffie con le guide registrate. Dal futuro ali esotico, a Parigi è possibile un ripasso di geografia dei popoli. Fermata del metro a Rue Munge per la Moschea di Place de l'Ermite dove si può fare merenda a base di «coma di gazzella- nel giardino interno seduti ai tavolini di ottone in un clima arabo. Scendendo alla fermata Ternes, dietro l'Arco di Trionfo, vi trovereste invece nel quartiere russo dove le strade hanno nomi di fiumi e di città sovietiche (alla Ville de Petrograd. 13 Rue Dani, biscotti al papavero per uno spuntino in stile). Patrizia Boi-ghetti 14

Persone citate: Babel, Francis Bourgeois, Marais, Patrizia Boi-ghetti, Pincio, Pompidou, Stravinsky, Tinguely