Un po' di Italia andrà su Titano

Un po' di Italia andrà su Titano Nasce a Milano una sonda intelligente che esplorerà il satellite di Saturno Un po' di Italia andrà su Titano LE nuove conquiste tecnologiche trasformano in realtà imprese che fino a pochi anni fa erano ritenute fantascienza. Una sonda si poserà fra una decina d'anni su Titano, un satellite di Saturno, pianeta lontano dal Sole 1427 milioni di chilometri e distante dalla Terra 2 ore luce. Titano verrà esplorato da vicino dalla sonda «Cassini» (dal nome dell'astronomo italiano scopritore di una divisione tra gli anelli e di quattro satelliti di Saturno). La navicella avrà a bordo un sistema software decisionale per misurare le caratteristiche fisico-chimiche dell'atmosfera di Titano, sulla quale per ora abbiamo soltanto poche informazioni grazie alle missioni dei Voyager 1 e 2. Sappiamo però che l'atmosfera di Titano è particolarmente densa, battuta da venti forti — fino a 100 metri al secondo — e da piogge di metano. La sonda si troverà quindi in condizioni operative e ambientali difficili che dovrà fronteggiare di volta in volta con il massimo grado di autonomia avendo a disposizione risorse limitate di alimentazione e canali di telemetria. Il progetto di fattibilità è stato affidato dalla Esa/Nasa alla Laben, un'azienda alle porte di Milano specializzata fin dal 1958 nella progettazione di sistemi elettronici finalizzati alle applicazioni spaziali e nucleari. La conclusione dei lavori è prevista per il luglio 1989. La missione è composta da due veicoli: un sistema orbitante (Orbiter) sviluppato dalla Nasa che ruoterà • attorno a Saturno per quattro anni e una sonda (Esa) che verrà depositata su Titano con un paracadute. Il rilascio della sonda dall'Orbiter e l'atterraggio av- verranno senza telecontrollo dalla Terra a causa dell'enorme distanza. La simulazione di tutte le operazioni avviene nel sistema esperto sviluppato dalla Laben il quale, in pratica, non è altro che l'applicazione dell'intelligenza artificiale in questo campo. Questo prototipo di sistema esperto di pianificazione (uno simile era installato nella sonda Giotto che incontrò la cometa di Halley due anni fa) sarà in grado di ripianificare le misurazioni di bordo adattando il piano di missione alle condizioni che rileverà in luogo, operazione questa necessaria soprattutto per la fase critica di atterraggio che avverrà in due ore e tre quarti dopo l'ingresso nell'atmosfera di Titano. Come riceveremo i dati da una simile distanza? I segnali generati dalla sonda -Cassini» verranno trasmessi al nostro pianeta via Orbiter, che funge da ripetitore. E' necessario quindi, per ricevere le informazioni da Titano, che il contatto radio sia costante. 11 successo della missione • Cassini» dipenderà quindi dal perfetto funzionamento del sistema esperto soprat¬ tutto quando, giunta alla meta, avrà superato la prova del lungo viaggio nel cosmo e i rischi di degrado degh apparati di bordo, in particolare del paracadute e dei sensori di posizionamento. Alla nuova generazione di computer di bordo (Advanced Central Terminal Unii) non è permesso sbagliare: una sua caratteristica è appunto la fault-tollcrance. Il computer individua i guasti autonomamente e li rimedia L'unità è un sistema multiprocessore composta da quattro moduli microcumputer — tre operativi e uno in stand-by — espandibili fino a otto. Questa tecnica fu già sperimentata sulla sonda «Giotto», seppure in embrione. Un elemento di base per la elaborazione dei dati a bor do è un microcumputer miniaturizzato che ha dimensioni di 5 x 7 centimetri e un peso di circa 50 grammi. Esso è stato sviluppato usando un circuito ibrido a film spesso dove i dispositivi elettronici vengono montati su entrambe le facce del substrato. Dallo spazio alle applicazioni pratiche: la Laben ha in produzione un sistema automatico computerizzato per la rilevazione della radioattività negli alimenti. Pia Bassi Saturno visto dalla sonda «Voyager I» il 13 novembre 19811

Persone citate: Bassi Saturno, Halley, Saturno

Luoghi citati: Italia, Milano