Ora diventano giochi le aste, la Borsa e il '68

Ora diventano giochi le aste, la Borsa e il '68 Come divertirsi sul tavoliere o al video Ora diventano giochi le aste, la Borsa e il '68 IMPROVVISARSI esperti d'arte o di materie prime? Simulare a tavolino una guerra nucleare limitata o reinventare il Sessantotto? L'importante e divertirsi. E per chi volesse approfittare delle feste in arrivo, ecco alcuni giochi nuovi e diversamente «intelligenti». Con cento milioni di dollari multicolori in tasca, otto protagonisti del collezionismo d'arte si fronteggiano. La preda può essere la Flagellazione di Cristo di Piero della Francesca o un tappeto del Turkestan. Obiettivo: realizzare la collezione più bella e preziosa; per riuscirci, ogni mossa è lecita. Siamo nel mondo di The Art Game (Il gioco dell'arte. Società Editrice Allemandi, lire 80 mila), un gioco di contrattazione e scambi attraverso aste, lanciato con puntualità sull'onda di una stagione ricca di colpi di scena nel mercato dell'arte. Dalla lotta per i quadri a quella, più rard, per le materie prime. Se ci si siede al tavolo di Power (Editrice Giochi, lire 43 mila), è per cancellare gli avversari dal planisfero terrestre, portandoli al fallimento. E per instaurare monopoli inflessibili nella produzione di Uranio o Manganese. Premia l'audacia e una certa competenza nelle speculazioni finanziarie. Non cercheremo certo qui comportamenti altruistici. Dovrebbero invece abbondare in un altro gioco a sfondo economico, di stile lontano dal precedente. Si chiama Cartintavola (lire 17 mila) ed è diretto a ragazzini dotati di una precoce coscienza per i problemi del Terzo Mondo. L'ha creato il Gruppo Abele, attraverso la sua società specializzata Mastro Geppetto. Corredato di carte e quiz, fa scoprire quali tragitti seguano le materie prime nel viaggio dai Paesi produttori del Sud verso i consumatori dell'emisfero Nord. Giocare è avere memoria. Anche per ricordare la risposta a una delle tremila domande di I nsieme ( Clementoni, lire 80 mila ). Questo quiz infinito e stato inventato — cinquecento interrogativi a testa — da Andreotti (per la politica), Arbore (musica), Ciotti (sport), Costanzo (attualità), De Crescenzo (filosofia) e Gawronski (viaggi e scienza). Rispetto al precedente Trivial Pursuit, a cui è ispirato, riesce a coinvolgere sempre tutti i giocatori. Anche quelli non di turno alle domande, ì quali devono scommettere se l'altro indovinera o meno. Saggiata la memoria, si possono misurare le proprie capacità euristiche gettandosi in uno fra i trentadue diabolici percorsi del Grande libro dei labirinti (Mondadori, lire 14 mila). Nella confezione è nascosta una perfida sorpresa: un labirinto senza via d'uscita. Da A non si arriva a B. Per capire qual è, bisogna prima aver risolto gli altri trentuno. Per fortuna c'è la busta. Quella delle soluzioni. Il 1988 è stato per molti «ex» l'anno del «ventennale»? Ecco un modo per non finirla mai con la nostalgia: giocare tutti insieme a Sessantotto (C.un.sa., lire 59 mila). Tornare studenti, sedersi all'Università, correre per bar e circoli politici di una città immaginaria. E poi scegliere di nuovo se essere anarchici, situazionisti, maoisti. Comunque del Movimento. In questa competizione tutta politi¬ ca, tra assemblee, manifestazioni, slogan, Almirante e Capanna, vincerà chi avrà dimostrato di essere il leader perfetto. Più in stile con la fine degli Anni Ottanta, arriva lo strampalato, ironico e irriverente Skizzo (Smemoranda, lire 45 mila), che si presenta così: «L'andazzo è un po' pazzo e c'è voglia di un frizzo. Finita la pizza giochiamo allo Skizzo?». Basato sullo schema dell'intramontabile Monopoli, si caratterizza per il bel tabellone disegnato da Enzo Lunari e per i testi di Gino e Michele. Nelle rispettive strade verso il Potere, la Fama, il Successo o la Fortuna, i concorrenti dovranno fare molta attenzione a non cadere nelle caselle Skizzo. Chi ci capita, ricomincia da capo. I riferimenti più diretti ai libri provengono curiosamente dal settore tecnologicamente opposto dei videogiochi. C'è un Giro del Mondo in 80 giorni (Pandora), con tanto di Phileas Fogg digitale. L'orrore invade lo schermo di chi ha comperato la cassetta basata sul nerissimo racconto di H. P. Lovecraft, Cali ofCthulhu (distribuito dalla Pergioco di Milano). Dal romanzo di successo Uragano Rosso, scritto da Tom Clancy, l'americana Microprose ha ricavato un videogioco, Red storni rising. Si tratta di vincere una guerra europea. Il gioco è distribuito in Italia dalla Leader. E a proposito di bestseller, sorprende non trovare ancora negli scaffali dei negozi di giochi nemmeno un titolo basato sul Nome della Rosa oppure sul Pendolo di Foucault. Michele Neri

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