Sbarcano in Normandia per il secondo «D-Day»

Sbarcano in Normandia per il sesondo «D-Day» I collezionisti torinesi di veicoli militari stanno riorganizzando l'operazione Overlord Sbarcano in Normandia per il sesondo «D-Day» Si tornerà con la memoria a quarantacinque anni fa, a quel 6 giugno 1944 quando la Normandia fu teatro dell'imponente sbarco delle truppe alleate. U «D-Day» — nome in codice dell'inizio dell'operazione «Overlord» — sarà infatti ricostruito fedelmente con il lancio di 500 paracadutisti americani, lo spiegamento di forze navali di fronte alla costa, 1500 mezzi di quelli che effettivamente presero parte all'offensiva, l'allestimento di campi militari dell'epoca e caroselli aerei. Organizzato dal «Comitato intemazionale dei club dei collezionisti di veicoli militari» si terrà dal 2 all'11 giugno dell'89 — inserendosi a pieno titolo nelle commemorazioni ufficiali. E" un'idea cresciuta tra Torino e Vicenza — rispettivamente sedi della segreteria e della presidenza della sezione italiana del «Military Vehicle Collector Club» — che comunque ha dovuto mettere in moto una macchina organizzativa gigantesca. Pietro Brezza, imprenditore edile torinese e segretario dell'associazione, spiega: «Il primo passo è stato quello di formare il comitato internazionale superando tutti i vecchi dissapori tra i collezionisti. Operazione non semplicissima favorita, però, dal fatto che il nostro presidente, Antonio Allegrazzi, è anche a capo del comitato. In un secondo tempo si sono affrontati tutti i problemi burocratici avviando i contatti con il governo francese e quello statunitense attraverso l'Unità Operativa Americana del Sud Europa». Dall'Italia è previsto l'arrivo di un'ottantina di mezzi e circa duecento collezionisti che dovrebbero raggiungere la Normandia con un treno delle ferrovie francesi, «anche se stiamo valutando i costi ed eventuali sponsorizzazioni visto che il preventivo, partendo da Nizza, si aggira, sui cento milioni». Prosegue Brezza: «Abbiamo effettuato l'ennesimo sopralluogo proprio nei giorni scorsi per preparare ogni cosa nei minimi particolari. La prova generale è già stata fatta in occasione delle commemorazioni del quarantennale anche se le proporzioni di quella manifestazione erano di ben lunga inferiori. Ora l'unico dubbio è legato allo spiegamento di forze navali legato a problemi di costi elevatissimi». I veicoli dei collezionisti sa¬ ranno obbligatoriamente tutti «originali» dello sbarco in Normandia. Recuperati nei modi più strani, sono stati riparati e messi in perfetta efficienza: «Il loro valore varia ed è comunque abbastanza diffìcile stabilire parametri fìssi. Questo tipo di collezionismo è però in crescita. Ad esempio, dalla sola Torino partiranno circa una ventina di mezzi e c'è da specificare che nessun collezionista porterà tutti quelli che possiede». Non è però tutto. Alla manifestazione del 2 giugno hanno già garantito la loro partecipazione l'ex Re di Romania e la Regina madre d'Inghilterra «anche se l'elenco ufficiale delle personalità deve ancora essere completato». Altro discorso per quanto riguarda la popolazione della Normandia. «Ci siamo resi conto con le manifestazioni del 1984 — conclude — che tutto si trasforma veramente in una grossa festa. Ci sono stati infatti momenti in cui sembrava che il tempo si fosse fermato a quei giorni di giugno quando il "Vallo Atlantico " crollò sotto i colpi degli alleati. Certo, la nostra manifestazione è sicuramente un appuntamento per collezionisti, ma per molti è l'occasione per ricordare uno dei giorni più belli della loro vita». p. n. Imbarco di uomini e mezzi a Brixham sulla Manica nel '44

Persone citate: Antonio Allegrazzi, Pietro Brezza