L'Irpinia finisce in Parlamento di Marcello Sorgi

L'Irpinia finisce in Parlamento Ancora messaggi tra il presidente del Consiglio (Usa) e il leader psi (Cile) L'Irpinia finisce in Parlamento Il governo risponderà alla Camera sui fondi ai terremotati - Tra i due segretari nessun contatto telefonico De Mita ai cronisti: portate nel mondo il mal di Montecitorio DAL NOSTRO INVIATO LOS ANGELES — Alla fine De Mita non ha retto più al lungo silenzio che si era imposto sulle vicende italiane. -Non ci sono domande delicate a cui non rispondo. Alle calunnie ho risposto con le querele. Per il resto sono favorevole ad un'inchiesta parlamentare. Sono assolutamente tranquillo-. Il presidente del Consiglio ha appena concluso l'incontro con la Camera di commercio italo-americana ed ora passeggia sul Boulevard of The Stars sotto un caldo sole da primavera. Era andato all'incontro rispondendo alla mia richiesta di una replica a Craxi: -Ma io mi occupo solo di politica estera-. Ne è uscito convinto che ormai era meglio affrontare il problema direttamente. Sapeva delle dichiarazioni di Craxi in Cile? -Con Craxi, quando abbiamo qualcosa da dirci, ci parliamo direttamente. Ieri l'ho cercato. L'ho cercalo ma non l'ho trovato. Non posso continuare a cercarlo, lo sono a Los Angeles e lui in Sud America. Ho scoperto che in Italia la politica si fa anche con la maldicenza e che un presidente del Consiglio, ancìic quando viene insultalo, non dovrebbe arrabbiarsi. Io invece la penso diversamente. Alle critiche sono attento. Alle calunnie re¬ plico. Anch 'io ho letto i giornali-. Ma le dichiarazioni rilasciate dal sottosegretario Sanza le ha ispirate lei, le condivide? "Assolutamente no. Io rimango dell'opinione che ho espresso alla commissione sulle stragi e non ho elementi per dire che la P2 si sta riorganizzando. Semmai, e singolare che in Italia la gente creda a queste cose solo se non riguardano la de. Io non credo ad un piano scientificamente organizzato, ma ad una somma di fattori. Qui c'è il Piano Marshall, e Craxi è in Cile e lì ci sono i problemi del Sud America e del Cile. Voi non potete portare in giro per il mondo il mal di Montecitorio-, conclude il presidente del Consiglio rivolto ai cronisti che lo interrogano. Stava ormai diventando imbarazzante il silenzio del presidente del Consiglio. Anche perché i giornalisti avevano avuto l'impressione che l'ufficio stampa volesse assecondare l'operazione fuga, depistando le loro ricerche di notizie dall'I¬ talia. Per esempio, a chi si rivolgeva alla sala stampa per leggere le agenzie in arrivo dall'Italia, l'usciere Zeppetella in trasferta da Palazzo Chigi rispondeva prima che non c'erano agenzie. Poi le trovava ma diceva che non c'era carta per fotocopiarle. Ci sono volute ventiquattr'ore prima che De Mita si decidesse. Inseguito tra una inaugurazione di una statua dello scultore Arnaldo Pomodoro donata al Comune di Los Angeles, l'apertura della mostra di Guido Reni sponsorizzata dall'Alitalia, e una cena organizzata dal San Paolo di Torino che ha aperto qui una succursale, De Mita aveva sempre risposto di non avere tempo e di aver altro da fare. Ma le ultime dichiarazioni di Craxi hanno convinto i suoi collaboratori più vicini che non si poteva più attendere. Soddisfatta la curiosita sui problemi ir.t°rni dell'Italia, il presidente del Consiglio e poi passato alla commemorazione del quarantennale del Piano Marshall organizzata dalla Fon- dazione Alcide De Gasperi. Era l'appuntamento che gli stava più a cuore in questo viaggio, dopo l'incontro che avrà giovedì con Ronald Reagan e George Bush. Il discorso di De Mita ha preso spunto dal ricordo di cos'è stato il Piano di aiuti de! generale Marshall all'Europa distrutta dalla guerra, per spiegare come sia opportuna un'iniziativa che muova dallo stesso spirito nei confronti dell'Unione Sovietica. Il Piano Marshall dette all'Europa -una spinta unificante verso un modello di vita economica e politica democratica e pluralista-. Ricordo aspetti di quel progetto, ha detto De Mita, perche -oggi ci accingiamo a seguire ancora un ragionamento basato sulla costruzione dì strumenti idonei a fabbricare la pace attraverso progetti di rigenerazione economica. Nel '47 fu l'Urss di Stalin a rifiutare di partecipare al Piano Marshall, perché questo offriva un sistema politico unificante delle economie europee e tendenzialmente dell'economia mondiale'. Oggi Gorbaciov dice che l'Urss ha sbagliato tutto da Stalin in poi, va ripetendo De Mita, e l'implicita conclusione è che lo spirito del Piano Marshall può oggi riapplicarsi per l'Urss della perestrojka. Alberto Rapisarda Craxi: voglio vedere le prove DAL NOSTRO INVIATO SANTIAGO DEL CILE — -Macché polemica, io voglio solo capire come stanno le cose', sbotta Bettino Craxi, di ritomo da un'assemblea semiclandestina dell'opposizione cilena. A notte fonda, ormai mattina in Italia, nella hall dell'albergo Crowne Plaza che ospita la delegazione socialista si respira un'aria tesa: il -caso Irpinia-. con la richiesta di Craxi a De Mita di presentarsi subito in Parlamento, ha acceso una curiosità che rimbalza dai quattro canti del mondo. Da Los Angeles, dove De Mita ha cominciato la visita in Usa, via Roma arriva la risposta ufficiosa del governo che si dichiara pronto a rispondere alle Camere; ma arrivano anche altre domande, di chi vuol sapere se e solo un gioco di avvertimenti, oppure, dopo mesi di tregua, e il primo scontro planetario fra i due leaders finora impegnati in un duello nazionale. Seduto accanto al suo portavoce Ugo Intini, Craxi conferma che non ha intenzione di lasciar cadere la questione, almeno finché De Mita non interverrà: -Io non posso entrare in polemiche quando ancora non so bene quali sono i fatti —■ spiega —. Non mi accodo a coloro che chiedono subito una commissione d'inchiesta, ma chiedo al governo di esprimersi e fare chiarezza- Poi, a chi gli fa osservare che De Mita non ha risposto dirtUamente alla sua richiesta, e ha fatto solo sapere di essere pronto a presentarsi alle Camere, perché forse si aspettava maggiore solidarietà dal principale alleato di governo: "Solidarinia per cosa? — replica —. Io puma voglio vedere le carte Non posso dare solidarietà se non co nosco gli argon/unii di cui si discute. Se li avessi conosciuti e avessi avuto dubbi, sarei stato io a presentare un 'interrogazione-. Le spiegazioni fornite finora da Palazzo Chigi e quelle date da collaboratori del presidente del Consiglio non hanno convinto il segretario socialista. -Ho sentilo qualcuno che mette in mezzo la P2 — ragiona Craxi, riferendosi alle affermazioni de! sottosegretario per i servizi segreti Angelo Sanza —. Cosa c'entra? Andiamo a vedere come sono andate le cose e poi potremo stabilire chi sono i responsabili Certo — insiste — qualcosa in questa storia non quadra. Ho letto che in Irpinia sono aumentali notevolmente i possessori di barche di prestigio. Non so se sia vero: ma siamo sempre li, si deve fare chiarezza su lutto- E il -caso Irpinia» non è il solo motivo di scontento dei socialisti verso il governo. -Ci sono altri problemi che mi preoccupano, diverse cose che non vanno — continua. in un crescendo, il leader del psi —. Ad esempio il bilancio dello Stato: i conti non tornano e il debito ha ripreso a gonfiarsi in modo notevole. Ne ho parlato con Amato, ma spesso anche il ministro del Tesoro, a causa del meccanismo italiano di spesa pubblica, non viene messo al corrente di quel che gli succede attorno. Se solo pensiamo alle Usi. Il fenomeno è allarmante e bisognerà prendere provvedimenti urgenti se non vogliamo ritrovarci con i guai di qualche anno fa- Tentando un primo bilancio della visita cilena, si parla della frammentazione politica, un problema comune, pur con le dovute differenze, all'Italia e al Cile. Craxi, riuscirà almeno a convincere i socialdemocratici a confluire in un unico partito socialista? • Non ho capito la reazione di Cariglia al mio invilo. Io non ho dato una spallata a! psdi. anche se forse sarebbe bastata. Invece stiamo facendo un tentativo serio, delicato, iniportante. Le premesse ci so-' no, si tratta di studiare tempi e modi. Ma sarebbe assurdo non capire che questa è un'operazione vincente Quello che faccio, lo faccio per rispetto alla memoria di Saragat Purtroppo — conclude Craxi. alzandosi in piedi— in Italia pochifannopolitica e molti dimenticano i! loro ruolo-. Marcello Sorgi