In arte, per essere famosi di Sergio Trombetta

In arte, per essere famosi Si è aperta a Bologna la Biennale dedicata agli «under trenta» In arte, per essere famosi Un panorama della giovane produzione culturale, dalla poesia all'architettura alla moda Enti e industrie «spiano» i migliori per lanciarli • Dieci giorni di mostre e incontri BOLOGNA — Hanno tutti rigorosamente meno dì 30 anni, vengono da sette Paesi dell'Europa mediterranea e si sono dati appuntamento da ieri sino al 21 dicembre a -Bologna 88- la quarta Biennale dedicata alla creatività giovanile. Ma che cos'è «Bologna 88»? Un panorama, una vetrina, una kermesse sulla creatività giovanile, su tutto quel che si produce in campi molto vasti che vanno dalla poesia all'architettura. Un -souk culturale», come è già stato anche polemicamente definito, dove festa e pubbliche relazioni, creatività e industria si incontrano e probabilmente entrano in contraddizione. Un'occasione quindi per gli under 30 di mostrare quanto sanno fare, ma una possibilità anche per imprese ed enti di cogliere al volo le idee più brillanti. Ma intanto ecco le cifre: sono presenti 700 artisti, per diciannove discipline creative, e danno vita a sessantatrè spettacoli, dodici esposizioni permanenti, dieci feste. La manifestazione è stata presentata nella Sala d'Ercole di Palazzo Accursio alla presenza del sindaco Renzo Imbeni e dal Rettore dell'università Fabio Roversi-Monaco, a nome dei due enti che costituiscono il consorzio Università-Città organizza¬ tore della rassegna. La Biennale infatti viene a chiudere, fra l'altro, le manifestazioni per il nono centenario dell'Università bolognese. Quella della Biennale è una storia incominciata quattro anni fa a Barcellona con «Tendencias», un incontro di artisti mediterranei. Visto il successo la manifestazione si dà delle scadenze, diventa «Biennale» e si ripete (contraddizione delle sigle) per quattro anni consecutivi: '86 a Salonicco, '87 a di nuovo a Barcellona, '88 a Bologna. Intanto i partecipanti alle precedenti edizioni si sono fatti strada e un «nome». Qualche esempio? Litfiba, Denovo. Diaframma e Violet Eves per il rock; Samuele Mazza e Stefano Chiassai per la moda, i Giovanotti Mondani Meccanici per il video, i Gemelli Ruggeri e la Gaja Scienza per il teatro, Sosta Palmizi per la danza. Per Bologna saranno dieci giorni fittissimi di avenimenti; ecco allora un breve prontuario per come custricarvisi. Quando. La Biennale '88 è un palinsesto non stop che lavora 24 ore su 24. Ogni giorno dalle 10 del mattino è possibile visitare le esposizioni di arti plastiche, fotografia, architettura, scenografia, design, ceramica, fumetto, o assistere alle proiezioni di cinema e video. Alla sera la scelta è fra vari spettacoli (da sei a otto) suddivisi in tre fasce orarie: alle 21, alle 22, alle 23. Una serata sarà dedicata alle sfilate di moda. Tutte le notti poi dall'una alle 4 si svolgono feste (a tema o dedicate alle nazioni partecipanti). Per nottambuli o insonni incalliti vi è un punto di incontro. Ogni mattina infine vi saranno incontri all'università intitolati -La Biennale in cattedra». Dove e che cosa. Tutta questa massa di incontri si svolge in vari luoghi bolognesi: Palazzo Re Enzo (arti plastiche, ceramica artistica, jazz), Palazzo Comunale (arredamento, design, ceramica funzionale, architettura), Palazzo Notai (moda, gioielleria), Sala Borsa (feste), Sala Bossi (musica contemporanea), Santa Lucia (poesia, convegni, sfilata di moda), San Giorgio in Poggiale (fotografia), Teatro la soffitta (teatro, danza, scenografia). Club Universitario (rock, fumetto, grafica, illustrazione), Sala Quartiere Porto (convegni), Mercato Bestiame (Teatro, video, cinema, convegni), Teatro San Leonardo (teatro, danza), Cinema Lumière (cinema, video), Teatro Testona (teatro, danza). I Paesi. Sono tutti mediterranei ed europei (ma quest'anno ci sarà anche una rassegna di cinema arabo) e sono Portogallo, Spagna. Francia, Italia, Jugoslavia, Cipro, Grecia. Chi ci va. I partecipanti sono stati scelti da commissioni selezionatrici. Per l'Italia i Comuni che fanno parte del Comitato Intemazionale sono Firenze, Milano, Modena, Parma, Prato, Reggio Emilia. Torino, Venezia, Bari. Non tutti gli artisti che vi prendono parte sono debuttanti assoluti. Qualche nome: il videasta torinese Flavio Moretti, e il gruppo rock Powerillusi , anche questo torinese, il coreografo romano Enzo Cosimi e i gruppi di danza spagnoli Vianants e Lanomima Imperiai. Il circuito. La Biennale non vuole essere soltanto festa. Ecco allora che 32 fra enti ed imprese stanno realizzando un Circuito, per dare la possibilità agli elementi migliori di proseguire lavoro e ricerca. I nomi vanno da Armando Testa a Umbria Jazz, dal Centro fotografico di Atene a Pitti Trend, dal Transformador di Barcellona al Defilé de Mode Européen di Lione, al Cabaret Voltaire. L'off. Infine, come ogni festival che si rispetti, come Avignone o Edimburgo, anche Bologna avrà il suo -Off» e sarà dedicato a tutti i giovani e i gruppi non selezionati nella rassegna ufficiale. Sergio Trombetta