«Troppa gente è scortata senza motivo di Augusto Minzolini

«Troppa gente è scortata senza motivo » Cinquemila agenti (sono raddoppiati in 6 mesi) - Polemica sui criteri d'assegnazione: spesso è uno status symbol «Troppa gente è scortata senza motivo » ROMA — •Certo ci sono troppe scorte e siamo sotto organico. Molti le chiedono e noi non possiamo dire di no, perché se poi succede qualcosa viene fuori il finimondo-. Chi parla è Antonio Gava. Poco tempo fa. in una riunione del Ciis (Comitato interministeriale per l'informazione e la sicurezza), il ministro dell'Interno ha posto il problema del proliferare delle missioni di protezione per politici, magistrati, sindacalisti. Un vecchio problema che sembra non avere soluzione. Anche in quell'occasione i ministri ne hanno parlato un po' e poi l'hanno accantonato. L'unico a chiederne una drastica riduzione è stato il repubblicano Adolfo Battaglia. -Ma perché non riduciamo il numero di agenti e carabinieri impegnati in questi compiti? Ad esempio io posso farne benissimo a meno-, ha suggerito U ministro dell'Industria al collega dell'Interno. -E' meglio che la tieni" gli ha risposto Gava guardandolo negli occhi e chiudendo la discussione sul nascere. Ma il problema rimane. Ultimo a sollevarlo e stato il comandante generale dei carabinieri, gen. Roberto Jucci. Le cifre che il comandante dell'Arma ha reso note sono significative. Ci sono 5 mila uomini dei tre Corpi di polizia impegnati in servizi di scorta, e in alcuni casi sono necessari 30 carabinieri al giorno divisi in turni di 6 per proteggere una personalità. -E' una realtà che ci lascia perplessi-, ha detto Jucci, che non ha risparmiato una battuta polemica: -Nessun ufficiale dell'Arma, ad ogni livello, ha la scorta-. I dati forniti da Jucci sono ancora più sorprendenti se si tiene conto che all'epoca del delitto Ruffilli, il consigliere di De Mita assassinato dalle Br il 16 aprile di quest'anno. Gava parlò di 2881 uomini (1774 poliziotti, 953 carabinieri e 154 guardie di finanza) impegnati a sorvegliare 569 persone. In 6 mesi gli addetti a questo compito sono quasi raddoppiati. Ma sono realmente necessarie tante scorte? Da sempre, la domanda suscita polemiche. In Parlamento, dall'inizio della legislatura, sono state presentate 3!) interrogazioni ed interpellanze sull'abuso che si fa di questo servizio. E anche tra i ministri c'è chi ammette che si sta superando il limite. -C'è troppa gente — dice il responsabile della Funzione pubblica, Cirino Pomicino — che è scortala senza ricoprire nessun incarico di governo-. -Io — aggiunge il ministro dei Trasporti, Giorgio Santuz — mi accontento di un agente che stia in macchina con meda meno nell'occhio c non c'e una seconda vettura che intralcia. Io credo che basti-. Gli esempi di eccessi non mancano. Quest'estate, a San Nicola Arcella, i bagni di Riccardo Misasi erano protetti da 40 carabinieri che si alternavano in turni di 5 ore In più. il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio poteva contare sulla vigilanza di due motovedette dal mare e di un elicottero dal cielo. L'esponente di governo non ha mai risposto ad un'interpellanza presentata sul suo -caso- da Franco Bassanini. Si è limitato ad avvicinare il deputato della sinistra indipendente per dirgli che quel tipo di vigilanza gli era stata imposta. -Io so solo — gli ha replicato Bassanini — che negli anni di piombo Luciano Violante, allora giudice istruttore a Torino, aveva solo due carabinieri di scorta-. I criteri adottati dal Comi- I tato nazionale di sicurezza o j dai comitati provinciali per decidere a chi dare o meno la i scorta spesso sono contradcuttori. n capo ufficio stampa : di Palazzo Chigi, Nazareno ; Pagani, ha 24 ore su 24 un'Alfetta della polizia sotto casa: eppure abita a 30 metri da una caserma dei carabinieri e a 50 dal carcere romano di Regina Coeìi Ma Guido Bodrato. vicesegretario della de. non ha Alfette di polizia al seguito, mentre Clemente Mastella, capo ufficio stampa di Piazza del Gesù. si. Per non parlare di Giuseppe De Mila, figlio del presidente del Consiglio, che è finito sulle pagine dei giornali per essersi presentato alla base Nato di Napoli sulla Ferrari di un amico e con una macchina di scorta. Non mancano neanche i casi di chi usa la scorta oltre il lecito. - Non e un mistero — dice U sottosegretario ai Lavori pubblici. Raffaele Costa — che spesso gli agenti sono costretti ad aspettare qualcuno che si diverte dentro un night- E i quattro agenti che accompagnano Angelo Sanza. spesso sono spettatori forzati delle imprese tennistiche del sottosegretario. Ai problema dell'abuso di protezione si aggiunge quello del comportamento delle Aliene di vigilanza: spesso la guida, tra sgommate e in¬ chiodate, entra in rotta di collisione con il codice della strada. E gli incidenti non mancano: nel febbraio di quest'anno il presidente del Senato. Giovanni Spadolini, è finito in ospedale per un tamponamento notturno sul Lungotevere: il 30 ottobre scorso la vettura di scorta che accompagnava il ministro per il Mezzogiorno. Remo Gaspan. allo stadio di Pescara per la partila, ha avuto uno scontro con un'auto civile: ci sono stati 6 feriti, 3 agenti e 3 civili. Tra abusi e incidenti c'è chi inizia a porsi il problema se la scorta serve davvero a proteggere o ad altro. -Per molti — dice connoto Franco Bassanini — e diventato uno status symbol, un segno di potè re. Del resto anche Emilio Colombo, quando era presidente del Consiglio, nelle sue visite a Matera si faceva accompagnare da una carovana di carabinieri in violocicletla-. Augusto Minzolini

Luoghi citati: Matera, Napoli, Pescara, Roma, San Nicola Arcella, Torino