II padrone licenzia l'operaio poi chiede «Ho fatto bene?»

II padrone licenzia l'operaio poi chiede: «Ho fatto bene?» Singolare quesito in una causa davanti al pretore II padrone licenzia l'operaio poi chiede: «Ho fatto bene?» Il dipendente, in prova, giudicato inadatto al ruolo ■ Il giudice risponde «sì» Licenzia un dipendente e subito dopo promuove una causa davanti al pretore per far riconoscere la legittimità del licenziamento: questa la singolare iniziativa di un datore di lavoro che ha voluto cosi garantirsi per il futuro. Infatti, quando è il dipendente ad impugnare un licenziamento, può trascorrere molto tempo, anche un anno e mezzo, prima della sentenza definitiva. E, se il datore di lavoro perde la causa, deve riassumere l'operaio e pagargli le retribuzioni arretrate a partire dalla data de! licenziamento. Cosi un imprenditore di Trofarello ha deciso di anticipare la controparte e chiarire la questione. I protagonisti della vicenda sono Giorgio Codebo. titolare dell'omonima ditta che costruisce segnali icrroviari, e l'operaio Antonio Quaranta, di Carmagnola. Un mese fa. l'operaio aveva risposi c ,«t un'inserzione sui gioman ■leila ditta Codebò per un elettricista da inqua¬ drare al terzo livello. Presentatosi in ditta, il nuovo venuto non aveva dimostrato — secondo il Codebò — di essere all'altezza delle mansioni richieste e nei die.-.t giorni di prova non fece mai l'elettricista ma fu impiegato a dissotterrare cavi ferroviari e scavare buche con pale e picconi. Scaduto il periodo di prova, l'operalo non fu assunto e, prima ancora che l'interessato o il sindacato al quale era iscritto potessero impugnare la decisione, l'imprenditore si rivolse alla magistratura. n pretore di Moncalieri, Filippo Russo, ha dato ragione al datore di lavoro e l'operaio ha perduto così la possibilità di assunzione definitiva. La sentenza, la prima del genere a Torino, è destinata ad avere un campo di applicazione molto limitato, in quanto si riferisce al caso di un operaio assunto in prova e non a quello di un lavoratore da tempo impiegato in un'azienda e poi licenziato. Il titolare della ditta, resosi conto che l'aspirante al posto non era adatto ai compiti richiestigli, lo ha adibito a mansioni diverse e. dopo averlo licenziato, ha preferito rivolgersi a! pretore.

Persone citate: Antonio Quaranta, Codebò, Filippo Russo, Giorgio Codebo

Luoghi citati: Carmagnola, Moncalieri, Torino, Trofarello