Ravaioli torna in campo

Ravaioli torna in campo L'ex vicesindaco (pri) partecipa stamane alla trattativa a cinque Ravaioli torna in campo Difende il «suo» progetto di metrò bocciato dal Coreco - «Perché Milano, Genova, Napoli e Roma hanno potuto scegliere con trattativa privata e Torino no?» - Cantore (psi): «Risolvere subito la crisi» Chi costruirà U metrò? Nessuno per ora è in grado di dirlo, ma l'interrogativo, dopo la bocciatura del Coreco. è il nuovo elemento al centro della crisi politica comunale. Ieri numerosi dirigenti di partito sono rimasti in città, per consultarsi, per capire, con l'aiuto di tecnici e di esperti in diritto amministrativo, quali possano essere le conseguenze della decisione la sorpresa) del Coreco che ha dichiarato illegittime le procedure con cui la giunta aveva affidato al consorzio Emmeli (Fiat-Ansaldo) la realizzazione dei primi tratti di metropolitana. Sara possibile riaffidare i lavori a trattativa privata? -Lo valuteremo oggi nella sede del pli. durante l'incontro convocato per ridare gambe c fiato alla disciolta maggioranza-, dice l'ex vicesindaco Aldo Ravaioli (pri). l'uomo al centro delle polemiche, che stamane ritoma in campo, partecipando, insieme con il segretario Franco Ferrara e il capogruppo Luisa Carello alle trattative per ricostituire la giunta. Come affidare correttamente i lavori del metrò? La trattativa privata è prevista anche dalle norme Cee. C'è inoltre la -gara», che dovrà pero essere intemazionale, cioè con la partecipazione di aziende europee. Ma i tempi sarebbero più lunghi. Alcuni giuristi, interpellati dalle forze politiche, affermano che la •trattativa diretta' è ancora praticabile, purché il Comune sia in grado di dimostrarne ~la convenienza economica- al Coreco. Ma per -dimostrarla- dovranno essere messi a confronto progetti diversi, con una sorta di pre-selezione alla quale do¬ vranno essere invitate più ditte, pur sapendo che, in Italia, le imprese in grado di realizzare un sistema di metrò sono pochissime: il Consorzio Emmeti (Fiat-Ansaldo) e l'Intermetro (metrò di Roma, pure con una partecipazione Fiat-Ansaldo). -La domanda che dovremo porre al Coreco — osserva Ravaioli — è una sola: perché a Milano, Genova. Napoli e Roma è stato consentito di scegliere direttamente il costruttore delle loro nuove linee di metropolitana e a noi no? A Milano, per esempio, c'è stata un pre-selezione sulle tecnologie' Sono parse più convenienti quelle dell'Ansaldo, sema nessuna comparazione sui prezzi. E il Coreco lombardo non ha avuto nulla da eccepire. Noi il confronto sui costi l'avevamo solo rinviato. Potremmo ricorrere al Tribunale amministrativo e al Consiglio di Stato per riavere ciò che il Coreco ci ha tolto. Ma questa procedura allungherebbe troppo i tempi». Il segretario del pri Ferrara si spinge più in là. Definisce "Sconcertante' la decisione dell'organo di controllo torinese e precisa: "S'inserisce in una scelta che dovrebbe essere soltanto politica. Torino sta diventando un caso a sé, forse per lo scontro in atto fra i partiti dell'ex maggioranza e al loro interno. Dovremo, quindi, fare un grande sforzo per trovare nuovamente l'accordo, evitando di danneggiare la città con lot- te intestine, che, peraltro, non hanno sfiorato il pri: La «bocciatura» delle delibere sul metrò da parte del Comitato di controllo non turba, invece, la de. "Andiamo alla trattativa — afferma il capogruppo Franco Pizzetti — con l'intenzione di risolvere nel miglior modo possibile il problema della metropolitana, ovviamente con un pentapartito rinnovato, più forte e operativo». Anche psi e psdi vogliono ripartire subito, -già prima di Natale». Il segretario socialista, Daniele Cantore: •Dovremo ridare alla città un governo di pentapartito autorevole, in grado di arrivare alla fine della legislatura senza ulteriori scosse». E Oiangrande (psdi): "Vogliamo chiudere la trattativa subito, con l'accordo su trasporti ed urbanistica». Per il liberale Riccardo Formica, l'annullamento delle delibere da parte del Coreco «non dovrebbe creare problemi alla ricostituzione della maggioranza». -La crisi — aggiunge — dovrà essere chiusa in fretta, dimostrando che la classe politica subalpina è capace di togliersi da sola le castagne dal fuoco, senza interventi delle segreterie romane». Ovviamente l'opposizione non è d'accordo, il pei continua a distribuire volantini che denunciano «i guasti del pentapartito» e spiega che "l'unica strada praticabile è quella di una giunta d'emergenza che trovi l'intesa su 5 punti: metrò, piano regolatore, disagio giovanile e droga, servizi sociali, ambiente e chiusura del centro alle auto-. Dp e missini, infine, insistono: elezioni anticipate. Giuseppe Sangiorgìo

Persone citate: Aldo Ravaioli, Daniele Cantore, Franco Ferrara, Franco Pizzetti, Giuseppe Sangiorgìo, Luisa Carello, Ravaioli, Riccardo Formica