Un sosia, e New York va in tilt

Un sosia, e New York va in tilt Il «finto Gorby» inganna tutti meno gli agenti del Kgb Un sosia, e New York va in tilt Californiano, voglia sulla fronte, ha girato Manhattan in limousine e fatto visita a Trump, il «re degli sfratti» - Raissa lascia il look intellettuale per occuparsi di profumi DAL NOSTRO INVIATO NEW YORK — Un sosia di Gorbaciov ha messo l'altro ieri a soqquadro New York prima ancora dell'arrivo del leader del Cremlino. Con tanto di accento russo, voglia sulla fronte, codazzo di telecamere e giornalisti, Ronald Knapp, un californiano, ha compiuto un blitz pomeridiano nel cuore di Manhattan traendo in inganno la popolazione e bloccando il traffico. La vittima più illustre dello .scherzo e stato il «re degli sfratti-. Donald Trump, il costruttore miliardario con cui il Presidente sovietico aveva in programma un incontro, cancellato però all'ultimo minuto. Quando il sosia di Gorbaciov si è presentato all'ingresso del suo grattacielo nella Quinta Avenue. e l'usciere emozionato lo ha chiamato. Trump si è precipitato in strada, credendo in un ripensamento dell'illustre ospite. Solo dopo la calorosa stretta di mano e uno scambio di battute, il capitalista più aggressivo d'America si e reso conto di avere a che fare con un volgare imitatore. Se n'è allora andato infuriato, mentre gli architetti della farsa, i telecronisti del Canale 5 o Metromedia, filmavano Gli unici a non cadere nell'equivoco sono stati gli agenti del Kgb di sentinella presso l'ambasciata dell'Urss all'Onu nella Scssanlasettesima Strada. Quando hanno visto avvicinarsi Ronald Knapp lo hanno bloccato parlandogli in russo: -Non conosce neppure la nostra lingua- ha esclamato uno di loro. Gorbaciov. che ha dormito in ambasciata, ha cancellato rincontro con Trump in seguito alle proteste degli sfrattati e dei senzatetto, che vestiti da Babbo Natale hanno organizzato il picchettaggio del grattacielo della Quinta Avenue, la Trump Tower, Un putiferio ancora maggiore di quello del falso Gorbaciv lo ha causato Raissa ieri pomeriggio, recandosi nel più famoso istituto di bellezza degli Stati Uniti, quello di Estee Lauder, una carissima amica di Nancy Reagan, sempre nella Quinta Avenue, vicino alla Trump Tower. Raissa. quasi bloccata dalla folla, ha voluto provare numerosi profumi e creme, di cui aveva discusso in precedenza con l'imprenditrice, anch'olla commensale alla colazione delle donne più potenti della Terra nella residenza di Marcella de Cuéllar. moglie del Segretario generale dell'Onu. La first lady del Cremlino ha smesso la veste dell'intellettuale che indossa abitualmente per buttarsi a capofitto nelle frivolezze. Mentre il marito teneva il suo storico discorso all'Assemblea, ha visitato il Palazzo di Vetro — soprattutto i negozi sotterranei — e più tardi ha insistito per recarsi in un grande magazzino dopo una corsa in macchina attraverso Wall Street col consorte. Il vertice rosa, come è stata chiamata la colazione a cui hanno partecipato anche Maria Pia Fanfani e Matilda Cuomo, non sembra essere stato rovinato dal consueto gelo tra Raissa e Nancy. La signora Gorbaciov ha usato l'ennesimo sgarbo alla signora Reagan, ignorandola a favore di Barbara Bush, che diverrà la sua interlocutrice nel prossimo quadriennio. Ma la first lady ha reagito con controllata cortesia. Ha fatto all'ospite d'onore gli auguri di Natale, e, visto il suo interesse per la moda, le ha parlato del suo grande magazzino preferito, Bloomingdale e dei suoi couturiers. Alfonso e de La Renta. Barbara Bush ha preferito spostare il discorso sui nipoti — ne ha dieci — e su Mosca, che non conosce. -Ve la faremo conoscere presto- ha detto Raissa. Manhattan è snob, ma per la coppia Raissa e Mikhail Gorbaciv ha abbandonato la sua aria di sufficienza. Nei negozi di alimentari sono apparsi dolci a forma di bandiera a stelle e strisce e di bandiera rossa. e. c.

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