Abi chiede ad Amato un aumento dei tassi

Abi chiede ad Amato un aumento dei tassi Barucci: ci sono le condizioni per il denaro più caro Abi chiede ad Amato un aumento dei tassi A novembre è proseguita la corsa degli impieghi da parte delle famiglie ROMA — «Riferì l'amo auspicabile che maturino le condizioni per un aumento del costo del danaro*. Piero Barucci, presidente dell'Abi, ha lanciato questo messaggio al Tesoro al termine del comitato esecutivo dell'Associazione dei banchieri italiani. Un monito destinato ad attizzare le polemiche in questa fase delicata di gestione del debito pubblico, come dimostra l'insuccesso del varo del nuovo titolo, il Cto. La replica ora tocca al Tesoro che, probabilmente, nutre opinioni diverse. Ma perché l'indicazione al rialzo di Barucci? Le ragioni sono diverse. Innanzitutto, la febbre sul fronte degli impieghi è tornata a salire. L'Abi ha confermato che ad ottobre la crescita rispetto ad un anno prima è stata del 16%. A novembre, secondo Barucci. ce stato un lieve calo ma a fine anno il totale degli impieghi si attesterà sui 40 mila miliardi con un incremento del 14-15% su base annua. Le previsioni della Banca d'Italia verranno cosi superate del 5-6%. In parte, la spiegazione sta nella congiuntura economica come dimostra la crescita del prodotto interno lordo. In parte, però, il fenomeno si collega all'espansione dei consumi. Non a caso la parte del leone nell'ascesa degli impieghi l'hanno fatta le famiglie. Gli indicatori segnalano che il credito al consumo è salito del 45%. La cifra è di poco inferiore per le piccole e medie imprese (crescita del 44%) mentre il sistema delle grandi aziende ha registrato un'ascesa ben più contenuta, a conferma del fatto che le tesorerie delle grandi industrie dispongono di un notevole margine di scelta e di manovra nelle operazioni finanziarie: gli impieghi in questo settore segnano il passo con un aumento del 4,6% mentre per le imprese pubbliche l'incremento è del 16%. Un secondo motivo che, se¬ condo Barucci, spinge all'insù il costo del denaro è legato alla situazione intemazionale. «A livello mondiale — ha dichiarato il presidente dell'Abi — sta comparendo qualche nuvola e si nota ormai una tendenza endemica alla crescita dei tassi». L'Italia si muove in controtendenza e questo può avere notevoli conseguenze in futuro. Del resto proprio ieri il presidente della Bundesbank, Karl Otto Poehl ha annunciato che la Banca Centrale perseguirà nel prossimo futuro una politica più restrittiva per stroncare sul nascere ogni tensione sul fronte dell'inflazione. Infine, Barucci ha rilevato come negli ultimi tempi si sia ridotta di due punti la forbice tra tassi attivi e passivi. «Sarà — ha concluso Barucci — il Tesoro comunque a fare mercato e a stabilire perciò la misura del rialzo dei tassi. Sembra che l'autotassazione di quest'anno stia dando risultati molto superiori a quella dell'87*. La riunione dell'Abi non si è limitata ad affrontare U problema dei tassi. Si è parlato di riforma della Borsa e delle società miste con altri operatori del mercato. Si è insediato poi il comitato di vigilanza e controllo (presidente Carlo Maria Pratis) sull'operazione trasparenza, scattata il 1° dicembre. All'intesa hanno aderito banche e casse che controllano il 96% della massa fiduciaria amministrata da parte del sistema.

Persone citate: Barucci, Carlo Maria Pratis, Karl Otto Poehl, Piero Barucci

Luoghi citati: Italia, Roma