Lombardia, si tratta

Lombardia, si tratta Martedì l'incontro decisivo per Enrico De Mita Lombardia, si tratta MILANO — -Dov'è il coraggio in politica? E' quando si ha paura: e io ho paura, l'atteggiamento migliore per affrontare i problemi della Regione Lombardia'. Non sembra di buon umore, il professor Enrico De Mita, quando conclude i suoi nove minuti d'intervento. Dp e verdi gli hanno appena ricordato la sua parentela con il presidente del Consiglio: "Ma anche se non ci crederà nessuno — si sfoga indignato — con Ciriaco di queste cose non ho mai parlato!'. Il pentapartito in Lombardia ha la strada nuovamente aperta. Superato l'ostacolo del veto psi a Bruno Tabacci. dichiarato l'armistizio, la de ha proposto "all'unanimità di affidare all'amico capogruppo Enrico De Mita il compito di verificare fino in fondo le possibilità di soluzione della crisi-. Una settimana per definire il programma e martedì prossimo appuntamento per nomi e nomine. Per i socialisti la candidatura di De Mita e un "passo avanti-: «Si può aprire una fase di trattative che deve portare ad una rapida conclusione — ha detto il capogruppo Renato Tacconi —. Se il presidente incaricato si muoverà con spirito costruttivo, sema volontà di inutili ritorsioni, con la saggezza che in molte occasioni ha sapute dimostrare e senza toni ultimativi, con la consapevolezza di guidare una coalizione che fonda le sue ragioni su un accordo di programma, troverà nei socialisti collaborazione e lealtà'. Psi e de, dopo 70 giorni di crisi, si preparano con prudenza all'incontro di martedì. Sugli assetti, sui nomi si potrebbe rischiare una nuova spaccatura. Al veto a Tabacci, pur senza ufficialità, la de ha risposto con un controveto a Ugo Finetti, socialista legato a Carlo Tognoli. E se la de lo riproponesse? Non essendo stato ufficializzato, al momento il psi può evitare la risposta. Ma se la de dovesse insistere, nel psi si aprirebbero problemi che il solo Bettino Craxi può risolvere. L'incarico a De Mita ha deluso il pei. -£' una conclusióne negativa — ha lamentato Piero Borghini —. L'alternativa c'era, ma il psi ha scelto deliberatamente di non farla-. Quello che sta per rinascere, per il pei «è un nuovo pentapartito che si riduce sempre più ad un fatto di potere e di sopravvivenza". Con qualche timore, Enrico De Mita ha abbozzato la sua linea: "Credo alla collegialità, alle regole e al loro rispetto-. Ha accettato l'incarico, -ma non l'ho cercato: è un incarico che non viene da Roma, viene dalla de milanese-, g. ce.

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