«Ferri corre a 160» di Ruggero Conteduca

«Ferri corre a 160» L'interrogazione di un missino accusa il ministro «Ferri corre a 160» Carlo Tassi, deputato di Piacenza, sostiene che il responsabile del «decretolumaca» ha superato i limiti di velocità - «Ho le prove», ma non dice quali Replica il ministro: «Perché non tira fuori gli scontrini autostradali?» ROMA—Il padre dei • 110- e -130» preferisce personalmente i «160»? La denuncia è di Carlo Tassi, deputato missino di Piacenza, che in un'interrogazione chiede al presidente del Consiglio se sia al corrente delle abitudini di questo suo ministro -da formula uno-, come è stato subito definito a Montecitorio. B. responsabile dei Lavori pubblici Enrico Ferri — che l'estate scorsa, in nome della sicurezza, aveva rallentato l'esodo e il rientro degli italiani dalle vacanze — trasgredirebbe le regole da lui stesso imposte. Le affermazioni del deputato missino non sono però corredate da prove. E Ferri ha subito seccamente smentito. L'accusatore — che si definisce -un fascista del Duemila>, nonostante la sua perenne camicia nera e la vistosa fiamma tricolore all'occhiello — dice di essere certo di quanto afferma. -Non è vero — ribatte il ministro — l'osservanza dei limiti di velocità da me stesso imposti risponde ad una precisa mia coscienza per il superiore fine della salvaguardia della vita umana sulle strade'. Ma Tassi insiste e rilancia. E' fatto cosi II primo maggio del 1975, per tener fede alla sua immagine di uomo forte, ingaggiò una rissa con i suoi avversari politici di cui ancora porta addosso i segni. -Ci sono due episodi distinii — racconta — cfte dimostrano come il ministro Ferri, un pretore prestato chissà come alla politica, abbia trasgredito le regole da lui slesso imposte. La pri¬ ma volta fu un mese fa su un tratto di autostrada fra Verona e Trieste. Lo dimostrano i cartellini di entrata e uscita dai caselli. Ferri viaggiò ad una velocità superiore ai 160. Non mi chieda quali caselli perché altrimenti un impiegato della società autostrade o un poliziotto perderebbero il posto. Siamo in un'Italia falla cosi. Ma se proprio vogliono riuscirò a dimostrarlo-. •La seconda volta — continua — è accaduto fra Piacenza e Milano. 72 ministro, che solitamente viaggia sulla macchina del ministero, una Lancia Thema ad iniezione, si è addirittura perso la scorta che lo seguiva con una Giulietta Alfa Romeo-, Se c'è una legge, dice Tassi, questa deve essere osservata da tutti, anche dal ministri, a meno che, come le ambulanze, i vigili del fuoco o le forze dell'ordine non viaggino con tanto di sirena e «lucciola» per avvertire del pericolo. Quella su Ferri non è l'unica interrogazione di Tassi. Tempo fa ne pose un'altra, rimasta senza risposta Riguardava Antonio Gava, ministro dell'Interno. 'L'auto blu di Gava — dice l'onorevole missino — mi passò ad alta velocità quasi sui piedi su una strada nazionale. Gava andava a Sirmione, al convegno della sua corrente. Era la fine di settembre. Anche in quel caso la scorta viaggiava senza sirena-. •Tutto questo mi meraviglia — risponde Ferri — e pensare che ci sto cosi attento. Mica per altro, per convinzione. Non ricordo assolutamente questi episodi. Ma perché questo onorevole non tira fuori gii scontrini dell'autostrada?». Le scorte, per intuibili motivi di sicurezza, sono esentate dall'osservare alcune norme. Possono passare anche con il rosso. Ma se lei, ministro, avesse veramente superato questi limiti, se la farebbe una multa? •Se li avessi superati per molivi personali, si, altrimenti...-. Altrimenti, come sostengono in molti, ci vorrebbero delle regole certe anche per le auto blu. •La trasgressione dei limiti di velocità da parte di tulli gli italiani — commenta Mauro Dutto, responsabile del settore trasporti del pri, che ha già raccolto a Montecitorio più di duecento firme contro il doppio limite imposto dal ministro dei Lavori pubblici — è un fatto quasi normale. Per chi ne ha fatto un mito, come Ferri, non lo è affatto». •Evidentemente — taglia corto l'ex ministro della Giustizia Adolfo Sarti, democristiano — il ministro predica bene e razzola male, ma questa non è una grande novità. La novità vera consiste nel fatto che vi siano deputali che non trovano di meglio che pedinare ministri della Repubblica». Ruggero Conteduca

Persone citate: Adolfo Sarti, Antonio Gava, Carlo Tassi, Enrico Ferri, Gava, Mauro Dutto

Luoghi citati: Italia, Milano, Piacenza, Roma, Sirmione, Trieste, Verona