Droga, intesa sulla «dose giornaliera»

Droga, intesa sulla «dose giornaliera» Dopo le polemiche, raggiunto l'accordo sulla nuova legge contro la tossicodipendenza Droga, intesa sulla «dose giornaliera» Sostituisce la «modica quantità» e sarà punita con una sanzione amministrativa - Il giudice potrà obbligare il consumatore a non lasciare il Comune di residenza e sospendergli la patente DALLA REDAZIONE ROMANA ROMA — L'accordo sulla nuova legge anti-droga è stato raggiunto ieri a Palazzo Chigi tra il vice-presidente del Consiglio, Gianni De Michelis, e i ministri della Giustizia Giuliano Vassalli e degli Affari speciali Rosa Russo Jervolino. n disegno di legge verrà presentato al Consiglio dei ministri mercoledì o venerdì della prossima settimana. Nella nuova normativa scompare il concetto di «non punibilità» per la detenzione della 'modica quantità- di droga, così come i socialisti avevano richiesto, che invece era stato mantenuto nella prima stesura, varata dal ministro Russo Jervolino. Adesso si parla di «dose giornaliera-, che dovrebbe consentire interpretazioni più restrittive da parte del giudice e il cui possesso, comunque, verrà considerato illecito. L'introduzione di questo nuovo concetto, che ancora dev'essere scritto con la giusta formulazione giuridica nella stesura definitiva del testo, servirà a rendere più netto il confine fra consumatore e spacciatore. Con la normativa vigente, infatti, il piccolo spaccio poteva facilmente proliferare dietro la «modica quantità» tollerata dalla legge. Adesso invece per chi sarà sorpreso con una sola dose di droga, scatterà la sanzione amministrativa. Dopodiché non ci si potrà più nascondere dietro l'alibi dell'uso personale e si andrà incontro alla sanzione penale. Ma quali saranno le sanzioni amministrative per il possesso della «dose giornaliera-? Si è scelto di applicare quelle previste dalla legge del 1981 sulla sostituzione delle pene detentive brevi. Il giudice potrà così disporre per il tossicodipendente la sospensione della patente di guida, il divieto di allontanarsi dal Comune di residen¬ za, l'obbligo di presentarsi quotidianamente in un posto di polizia per la firma. L'obiettivo di queste norme è soprattutto quello di avere un effetto deterrente su chi non ha ancora imboccato la via della droga e sui consumatori saltuari. Si è voluto sottolineare il fatto che d'ora in poi lo Stato non ammetterà più la libertà di drogarsi. Anche sulla ripartizione dei fondi fra i vari ministeri nei diversi settori della prevenzione, dell'assistenza e della repressione del fenomeno, i motivi di dissenso sono stati superati nella riunione di ieri da una divisione dei miliardi stanziati dalla legge che però è ancora soltanto un'ipotesi. All'incontro mancavano infatti i ministri della Sanità Carlo Donat-Cattin e della Pubblica istruzione Giovanni Galloni. Per il resto il disegno di legge rimane sostanzialmente invariato rispetto alla bozza presentata dal ministro Russo Jervolino al Consiglio dei ministri in ottobre. Allora i socialisti sostennero che lo Stato doveva dare un chiaro segnale della volontà di combattere non solo il traffico ma anche il consumo di droga. Pertanto chiesero l'abolizione della «modica quantità» tollerata dalla legge. Per più di un mese partiti, esperti del settore, rappresentanti delle comunità terapeutiche, si sono confrontati e scontrati sulla punibilità o meno del tossicodipendente. E quando si è deciso di introdurre questo principio, è emersa la difficoltà di tradurlo in legge. Scartata sin dall'inizio l'opzione del carcere, si è arrivati ad individuare le sanzioni amministrative. 'E'una buona legge, anche se per giungere al traguardo non si sono potuti evitare alcuni compromessi-, ha detto ieri uscendo da Palazzo Chigi il ministro Rosa Russo Jervolino, che in questo dibattito ha sempre sostenuto l'importanza di considerare il tossicodipendente come una vittima da recuperare. Lo stesso ministro, che solo l'altro ieri aveva definito 'ima comica- i tempi lunghi della preparazione del nuovo testo, ha dichiarato: 'Direi che questa volta ci siamo. Come vedete sono uscita dalla riunione sorridente, e quando si sorride vuol dire che va tutto bene-. Anche per il ministro Giuliano Vassalli il nuovo disegno di legge «é un'articolazione complessa giunta alla messa a punto finale-.

Persone citate: Carlo Donat-cattin, Gianni De Michelis, Giovanni Galloni, Giuliano Vassalli, Rosa Russo Jervolino, Russo Jervolino, Sanità Carlo

Luoghi citati: Roma